Let's talkin''bout chinese restaurants...
Il terreno cinese, riguardo ai ristoranti, è quantomai impervio: non si riesce a spiegare perchè, nella credenza popolare, si debba entrare in questi locali con la certezza e la pretesa di mangiare roba a tonnellate, spendendo pochi euro, salvo poi uscirne semi schifati lamentandosi per la bassissima qualità .
Se ne può parlare fino a domani e, purtroppo, sul discorso qualità la stessa credenza popolare non sbaglia.
Ma c'è anche da sottolineare che, ancora una volta, l'equazione "mangiare tanto - mangiare bene - spendere poco" non funziona mai con noi. Perchè allora dovrebbe funzionare con loro?
Grazie a Dio esistono anche locali che offrono una buona cucina cinese al giusto prezzo.
E' il caso del Singapore, ritenuto a giusta ragione da sempre uno dei migliori, se non il migliore, ristorante cinese di Bologna.
Se poi te lo consiglia uno che conosci, che lavora all'asl e che di mestiere fa il "chiudiristoranti" ovvero colui che ispeziona le cucine valutandone la pulizia e la qualità dei prodotti, beh, allora c'è da andarci abbastanza tranquilli.
Prima nota positiva: NON è il solito ristorante cinese.
Varcata la soglia ci si trova davanti ad una lunga sala con i tavoli ai lati di essa, che termina nella seconda sala, una specie di veranda.
Niente lanterne rosse, vasi Ming, draghi, acquari sotto ai piedi, ninja nascosti nelle ciotole di riso e pacchianerie in genere.
Tutt'altro.
Ambiente sobrio ed accogliente: pareti bianche, tavoli, sedie e poltroncine in legno scuro, bei piatti lavorati, luci soffuse, niente china music in sottofondo.
Camerieri giovani, svegli, con un'ottima parlata italiana.
Pulizia impeccabile.
Siamo in tre e per fortuna abbiamo prenotato.
E' abbastanza facile infatti trovare il ristorante sempre pieno, non solo di italiani, ma anche di cinesi (buon segno).
Veniamo fatti accomodare in un tavolo spazioso e cominciamo a consultare il menù.
Tipici piatti "cinesi italianizzati": spicca la presenza della "pasta fresca", per la quale sono famosi, che altro non è che una sorta di tagliatella grossa di pasta all'uovo.
Alla fine della fiera, oltre alle immancabili bottiglie d'acqua, in questo caso tre, ordiniamo nell'ordine:
3 porzioni di involtini primavera
1 raviolo al vapore
1 pasta fresca alle verdure (quantità che basta tranquillamente per 2 persone)
2 porzioni di riso alla cantonese
1 vitello alla piastra
1 pollo al curry
1 maiale agrodolce
Gli involtini, serviti con la loro salsa a parte, sono ottimi.
Croccanti e non unti.
Buoni i ravioli, molto buona la pasta, ottimo il pollo al curry ed il maiale agrodolce. Impegnativo il vitello, solo perchè servito con tanta cipolla, ma comunque buono anch'esso.
Molto bella, poi, la presentazione dei piatti, con piccoli fiori intagliati nelle carote.
Concludiamo con un gelato fritto, un sorbetto al limone e l'immancabile grappina alle rose da mille gradi.
Il tutto per una spesa totale di 49,70 euro.
Si mangia bene, si esce leggeri, si digerisce tutto senza problemi e, incredibile, non si fa odor di fritto.
Per quanto mi riguarda, promosso a pieni voti e consigliato.
PS: siccome in questi giorni qualcuno ha tirato fuori l'argomento, qui i ticket restaurant li prendono, senza problemi, tutti i giorni a pranzo e cena. Noi li abbiamo usati proprio questa domenica per pagare la cena.
Uomo avvisato...
Consigliato!
[joy]
03/12/2010
benedette care signore.
Singapore, vado a Singapore
che mania di fare l'amore.....