La posizione è invidiabile: un balcone su mezza Valpolicella, e di sera è quasi ancora più bello.
L'edificio non sembra un granchè, anche se è parzialmente ristrutturato. Isolato in mezzo agli olivi e alla campagna, sulla costa della collina sopra S.Ambrogio, dentro assomiglia per metà ad un bar anni 60 e per metà risulta invece ben risistemato: cioè pareti tirate con colore giallo maculato, ma porta di legno beige con specchiatura centrale di vetro stretto smerigliato, sopra di noi una riproduzione dell'ultima cena di Leonardo, serramenti abbastanza nuovi, ma pavimento in granigliato bianco nero.
Gentilissima la cameriera ci accoglie e ci accompagna al nostro tavolo che, rispetto alla prenotazione, è stato spostato, con un gran sorriso e senza che io nulla dicessi, in un punto assai migliore.
Era tempo che volevo provare questo posto, me ne avevano parlato bene. Ora, con la scusa della confusione in casa e della mancanza della cucina, siamo spesso fuori. Con noi due ci sono anche i piccioncini, mio figlio Stefano e moròsa Giorgia... quelli sì che sono piccioncini, noi siamo un falchèto e un condor spennacchiato...
Da bere prendiamo due bottiglie di acqua, una gasata e una liscia, nonché una bottiglia di Custoza Bertani, del 2009, 12°, molto buono ed aromatico... vedo sull'etichetta che, oltre alla Garganega e al Trebbiano Toscano, viene messa a pigiare anche l'uva Malvasia.
Solo io prendo l'antipasto: luccio con la polenta. Buonissimo il luccio, cucinato anche questo “in saòr”, tenero, delicato, profumato. Ho la sensazione che adesso, qui dalle nostre parti, si tenda ad abbandonare le sarde e a fare tanti altri pesci “in saòr” (come avevo avuto modo di assaggiare alla Hostaria la Vecchia Fontanina in centro a Verona, dove in saòr avevano fatto le triglie).
La polentina molla era nella media. Porzione normale: costo 3 euro!
Di primo Stefano prende un piattone di maccheroni con panna e speck, a suo giudizio ben mangiabili (infatti ha spolverato via tutto), la Marta formaggio tomino con prosciutto crudo ed insalata (anche questa roba, buona, a suo giudizio), mentre io e la Giorgia ci spartiamo un ovale di spaghetti allo scoglio, di dimensioni ciclopiche: cozze, vongole, seppie, calamari, gamberetti, uno scampo gigante a testa. Il sugo e il pesce era buono (seppur forse surgelato), però gli spaghetti erano slegati dal contesto e un po' “slacquarissi”. Penso che avrebbero dovuto farli saltare di più assieme al sughetto e al pesce, e farlo andare sul fuoco. Non il massimo, come qualità . Ho l'impressione che se avessi preso qualcosa con la carne, come quelli di mio figlio allo speck, sarei andato meglio.
La Marta prende anche un piatto di contorno pieno di verdure grigliate, melanzane, peperoni spellati e zucchini, molto buone a suo dire (costo: 1,50 euro!).
Ordiniamo due dessert in quattro. Quello di Stefano e la Giorgia a base di cioccolato (ma ho perso i particolari), quello mio e della Marta (più suo che mio, perché io l'ho solo assaggiato) erano due palline di gelato alla vaniglia su una cialda squisita, cosparse da un ristretto di vino, eccellente, sembrava caramello ma era bordeaux, e da zucchero a velo.
Avendo avanzato un quartino di Custoza ci hanno dato il tappo per portarci via la bottiglia, cosa che, dalle nostre parti, a me non era mai successa.
Il conto totale è di 47,50 euro, scontato a 47.
Che dire? 11,75 euro a testa... pazzesco... io sono andato bene, meglio di tutti forse, perché in proporzione ho mangiato un po' di più, ma anche gli altri non sono andati certo via con la fame. E qui tornano i discorsi dell'ultima mia recensione... meglio di una pizza... convenzione da sottoscrivere subito...
Alla fine, nell'incertezza, il mio giudizio complessivo è leggermente abbondante, ma è un'abbondanza meritata, perché si sono comportati bene e, soprattutto, hanno una politica dei prezzi invidiabile, a misura di crisi. Non è un caso che di mercoledì sera c'era tutto pieno.
“Cooooooooo... Cooooooooo... Cot-cot-cooooooooo... “ Finalmente sono riuscito a scovare il pavimentista che era sparito... stava dando da mangiare “ale sue galìne”...
Non so quanto resisterò ancora. Sto caz... di pavimento va finito... mio figlio doveva finire di tinteggiare (a pagamento) e non lo ha fatto...
“Cooooooooo... Cooooooooo... Cot-cot-cooooooooo... “ A mia moglie è venuta un'altra bellissima idea, che io poi dovrei seguire... sto sclerando...
Consigliatissimo!!
[Lucy...ah]
30/09/2010