Trovandoci di passaggio per Savignano, qualcuno si ricorda di aver letto da qualche parte che questa pizzeria farebbe parte dei locali convenzionati con Pizza Leggera (quella ad Amola, per intenderci).
A me non risulta, nè ho ricordo di una pizza così leggera, ma l'orario ormai è buono e l'antico borgo medioevale merita sicuramente una visita da parte di chi non lo conosce.
Dopo un giro veloce, ci presentiamo all'ingresso del locale.
Di primo acchito, i proprietari mi sembrano cambiati, ma sarò stato qui cinque, sei volte al massimo, l'ultima delle quali circa un anno fa, quindi posso anche sbagliare.
Il posto è sempre lo stesso ed è sempre di effetto, con le pareti originarie in sasso del vecchio borgo.
Ci sediamo in un tavolo nell'ultima saletta, al piano terra.
Dai discorsi che sentiamo fare nel tavolo di fianco, da clienti amici dei titolari, capiamo che avevo ragione, e che la gestione è cambiata da poco.
Il menù invece è sempre lo stesso, con piatti tradizionali, gnocco e tigelle e pizze di tutti i tipi dai giusti ricarichi.
Man mano che vediamo arrivare le pizze, veramente sottili, la voglia cala a favore di gnocco e tigelle, da tempo desiderate.
E così sia.
Gnocco e tigelle per entrambi, da bere un bottiglia di acqua naturale (nella bottiglia di plastica).
Le tigelle arrivano dentro ad una "gallina imbottita", ovvero un cestino di vimini ricoperto da questo piumoncino a forma di gallina, atto a mantenere la temperatura all'interno... si tira su un'ala e dall'apertura sottostante si vanno a pescare le tigelle all'interno Discutibile e, a parer mio, anche poco igienico, ma vabbè...
Il gnocco arriva invece in un normale paniere, rivestito di carta assorbente.
Ad accompagnare il tutto, un vassoio con prosciutto crudo, ciccioli, salame, quattro fettine di formaggio, due di un tipo morbido e due di uno più stagionato, un vasetto di pesto, uno di stracchino, uno di parmigiano, due confezioni monouso di nutella, una di marmellata alle fragole ed una alle albicocche.
Che dire?
Le tigelle erano secche e farinose, il gnocco unto e secco, che si sbriciolava in mano.
Le dimensioni delle fette di prosciutto facevano capire che il pezzo era già alla fine, e non era niente di che, come del resto anche gli altri salumi (ciccioli a parte, che non ho assaggiato).
Il formaggio era anonimo, il parmigiano era stato grattugiato sottilissimo, tipo "capelli d'angelo", completamente inesistente e insapore.
Il pesto invece era buono.
Finiamo con fatica ciò che rimane sul piatto e andiamo a pagare 28 euro in tutto, senza dolci nè caffè.
Peccato, perchè il posto è sempre caratteristico, ma il cibo è decisamente poco entusiasmante. Per adesso.
Mi auguro sia solo un momento di assestamento della nuova gestione...
Poteva andare meglio..
[coste66]
26/04/2010
Volevo fare un maialino che ogni volta che infilavi un dito saltava fuori una cotoletta!!
Peccato...