Diciamo che questa seconda recensione del Bollicine potrebbe essere liquidata facendo un copia incolla della mia precedente, variando solamente qualche nome dei partecipanti e i nomi dei vini. Per il resto quasi identica. Il concetto è lo stesso dell'altra, che oltretutto aveva sollevato un polverone.
Allora mettetevi in coda con l'aspirapolvere acceso, e vediamo di far sparire il polverone una volta per tutte.
Quando: Mercoledì 17 Marzo.
Ora: 21.00
Dove: Bollicine Caffè, Castelvetro
Chi: I soliti noti: GROG, Frittella, Ema, Togo, Corpicino, Coste66. New Entry: Gian Matteo produttore del Cà Berti, Fabio produttore del Fattoria Moretto, Reginalulu, Scanna, Gi, Kava. Grandi assenti: Bicio, Piggo, Falconline. Mai venuti seppur sempre invitati: Sangerronelmondo e Barbe.
Perché: Gara di Lambruschi 2 (I Grasparossa di II categoria)
Nell'altra recensione, a questo punto, avevo inserito tre righe, tipo poesiola minimalista, ma stanotte, appena rientrato e stamattina sul presto (oggi è il 18 Marzo) ho coniato una vera e propria poesia “GROG's Style”, che vi sgnacchero qui subito e che se non volete leggere potete saltare a piè pari….
Il nettare dei modenesi
Chiudo gli occhi.....
Popppp......
Glup glup glup.....
Ffffffsssssccccciiiiii......
Adesso lo riconosco,
è unico,
è il solo,
è inconfondibile.....
Hanno appena stappato
e versato del Lambrusco.
Il tappo ti può ingannare,
ma una schiuma come la sua.....
Mi giro,
apro gli occhi
guardo
e sorrido.... compiaciuto.
Vari calici
di spumeggiante nettare
fanno bella mostra di se stessi,
pronti per essere "meditati".
E' un piacere per gli occhi,
è un piacere per l'orecchio,
è un piacere per il palato....
piacere.... Lambrusco!
Osservo la bevanda frizzante controluce,
è di varie sfumature del rosso,
scuro, rubino, chiaretto
violaceo, quasi nero...
Incomincio l'assaggio,
ne verso poco poco in bocca,
lo faccio girare ovunque
e chiudo gli occhi beandomi.
Prima sul palato,
poi sulle guance interne,
di nuovo sulla lingua,
ma prima di tutto il profumo.
Odoro ogni calice
e percepisco la natura,
fragranze floreali o fruttate
più o meno dolciastre.
In bocca è un'altro spettacolo
qui si mescolano sensazioni
a dirsivoglia quasi paradisiache,
mi perdo tra secco ed amabile.
Comprendo con l'assaggio
le varie differenze di questo elisir,
la mescolanza delle uve,
sapientemente miscelate.
Traggo le mie conclusioni,
dopo aver assaporato e bevuto
il Sorbara, il Grasparossa,
il Salamino ed infin il Modenese.
Ce ne sono per tutti i gusti,
più o meno buoni,
più o meno dolci,
per palati più o meno sopraffini.
Rischio di confondermi,
se devo scegliere come morire,
preferisco affogare,
annegare in un mare di Lambrusco.
Quale morte può essere più ambita,
se non quella di farlo godendo
di uno di quei piaceri della vita
che mi è concesso farlo morendo....
perchè per fortuna....
....sono nato modenese.
LA SERATA
Stavolta non arrivo per primo, anzi, Corpicino è già là.
Nell'arco di una mezzoretta ci siamo tutti, siamo in 12.
* Premetto subito che dato il contenuto assai alcoolico della recensione se ne sconsiglia la lettura agli astemi.
Questa sera andremo a giudicare i Grasparossa di seconda generazione, cioè quelli meno noti, perlomeno una selezione, va bene essere bevitori, ma a tutto c'è un limite….
IL LOCALE
Copia incolla:
Il locale si trova sulla strada che da Settecani porta a Castelvetro, quella che passa a fianco dei ruderi delle Cupole, mitica discoteca dell'altro millennio. Percorrendo la strada ad un certo punto si incontra una caseggiato sulla sinistra con parcheggio antistante e scalinata.
Il locale non è enorme, come invece enorme è il banco-bar, enorme è la quantità di bottiglie di un “certo calibro” che fanno bella mostra di se stesse tutt'intorno alla stanza. Il locale è appunto una grande stanza, con piccoli tavolini quadrati e sgabelli alti al banco. Siamo praticamente in un'Enoteca-Bar, cammuffato da ristorantino. Infatti si parte con le colazioni al mattino, per passare alla ristorazione a pranzo e all'assaggio di vini nel pomeriggio. La sera il locale resta chiuso.
La sala è arredata sobriamente in stile moderno. Grandi vetrate a tutta parete. Molto luminoso di giorno, sicuramente. I titolari sono quelli che gestivano il ristorante da Guido a San Vito. Bentornati.
Gianni, l'enologo di casa, ha preparato una lista di Lambruschi tassativamente modenesi, 11 (undici) Grasparossa e alla fine uno in più fuori concorso, che come l'altra volta risulterà vincitore…. Ironia del destino. Le bottiglie sono sistemate sul bancone, completamente anonime, avvolte in sacchetti di carta, l'altra volta erano avvolte in carta stagnola e si riusciva a intravedere le etichette. Gianni ha escogitato questo sistema che è infallibile, la classe non è acqua…. ma vino, e come l'altra volta solo lui sa di quali si tratta.
Ogni bevitore ha a disposizione due bicchieri a calice adatti al vino rosso, una bottiglia di acqua per pulire il bicchiere e ogni quattro bevitori un cestello da ghiacchio dove buttare i residui……. alla fine saranno pieni, ma più di acqua che di vino….. piatti e posate per mangiare e penna e foglio dove segnare gli appunti e i punteggi per ogni vino.
Incomincia la mescita e la cena.
Rispetto alla scorsa volta, non ci sono i primi, ma solo un po' di tutto con gnocco e tigelle. Mentre Gianni comincia il giro a riempire i calici con il primo vino, ci vengono recapitati sul tavolo un'esagerazione di piatti, piattini, vassoi, ciotole e ciotolette con dentro di tutto (fatto in casa): carciofini sott'olio, funghetti sott'olio, cipolline in agro dolce, pesto per tigelle (eccezionale!!!!), grana grattugiato, cinghiale stufato, costolette in umido, trippa alla milanese (da sballo!!!!), prosciutto, coppa, ciccioli, lardo di colonnata, salame felino, mortadella, tagliere con formaggi misti (parmigiano reggiano, pecorino stagionato, caciotta mista), stracchino e rucola, marmellata di savor senza zucchero per me e vaschette di Nutella per gli irriducibili. E poi gnocco e tigelle a go-go. Tigelle ottime anche grazie all'eccezionale pesto e gnocco fritto sopra tutto, perfetto, morbido, tenero, non unto. Con le cipolline in agrodolce…… una figata…….
Non dimentichiamoci del mascarpone finale…… questo l'ho mangiato anch'io e, come l'altra volta, copia e incolla:
Il mascarpone era una roba incredibile……………………………………… mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Di una bontà……………………………………………… mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Durante tutto questo abbiamo assaggiato i Grasparossa, confrontandoci fra di noi e, tra una bevutina e l'altra, risate e flatulenze varie, gnocco e tigelle, sigarette e corse in bagno, siamo arrivati alla fine, non proprio completamente sbronzi, anzi il contrario, e abbiamo bevuto decisamente molto meno dell'altra volta, complice la scarsa qualità di questa ondata di Lambruschi. A occhio e croce ho ipotizzato uno svuotamento di meno di una ventina di bottiglie.
Stiamo invecchiando o la qualità era scarsina????
Ai “postumi” l'ardua sentenza……. Ehehehehehe
Caffè finale e stavolta niente grappini…… a forza di dare punti non volevamo perderne sulla patente…..
Spesa come sempre ipercontenuta, 25 € a cranio e un grandissimo GRAZIE a tutti per la meravigliosa serata, ristoratori e ristorati.
5 cappelli.
E per quelli che non c'erano, la prossima volta…… fét furéb!!!!
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
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Classifica finale
11° - 18 punti; media 1,28; Ferrari Colombini
10° - 23 punti; media 1,64; Simonini
9° - 30 punti; media 2,14; Cantina Settecani “Vigna del Re”
8° - 31 punti; media 2,21; Zanasi
7° - 38 punti; media 2,71; Roli Montetorre
6° - 44 punti; media 3,14; Stufanello
6° - 44 punti; media 3,14; Farini (Villa Corletto)
5° - 45 punti; media 3,21; Balugani (Ribello)
4° - 48 punti; media 3,43; Re Guerro Az.Ag. San Polo
3° - 52 punti; media 3,71; Cà Berti Semisecco
2° - 58 punti; media 4,14; Vandelli Celso
1° - 64 punti; media 4,37; Monovitigno Fattoria Moretto
Imperdibile!!!
[Funghetta]
18/03/2010