Mi ero ripromesso che non avrei fatto la quarta recensione di questo locale, per non sembrare troppo di parte e forse anche per paura di non avere più niente da raccontare.
Pensavo di aver ormai provato quasi tutto della loro cucina, che non è di solo pesce, invece mi sbagliavo: ogni volta ci sono proposte diverse, pesce di giornata fresco ed elaborazioni dettate dalla stagionalità .
Premetto che il pesce di giornata che cucinano in questo ristorante, arriva direttamente dal mercato ittico di Caorle.
La carta del menù è cambiata, alcune voci però sono rimaste, sono alcune delle loro specialità , gli gnocchi con sugo di gransoporro, il superbo fritto misto o i moscardini al vapore.
Ora si sta avvicinando la stagione degli asparagi bianchi di Cimadolmo ed il menù cambierà in favore di questi ultimi, mantenendo però una attenzione particolare per l'accostamento al pesce.
Tralascio volutamente la descrizione del locale, anche se meriterebbe un'ulteriore commento in riguardo alla privacy che la distanza dei tavoli consente.
L'accoglienza è sempre calda, sorrisi e saluti con calorose strette di mano.
Le giacche ci vengono prelevate da una ragazza e portate nell'ampio guardaroba.
Accompagnati al tavolo ci viene servito il classico prosecco, Col Vetoraz, di benvenuto.
La carta del menù è quasi inutile, ci pensa l'ottimo Renato a consigliarci; ma una sbirciatina è quasi obbligatoria.
Scegliamo:
antipasto, che è quasi sempre preferito perché ci da la possibilità di spaziare nelle scelte, un assaggio di pasta ripiena , e un secondo.
La carta dei vini non è ampia, da queste parti il pesce si accompagna con il prosechin, ma di qualità , poche regioni con proposte di classe.
Per il primo giro scegliamo gewurztraminer Lunare, un vino molto aromatico complesso e speziato dal boccato morbido, elegante e molto pieno, della cantina di Terlano, che molto presto visiterò.
Come primo assaggio dell'antipasto, ci portano dei crostini con abbondanti porzioni di baccalà mantecato in bianco.
I secondi antipasti, serviti in un unico piatto da portata e ottimamente presentato che cambia dimensione a seconda della quantità ,
composti da: capesante al forno servite con una leggera spolverata di zafferano, una decina di canestrelli, e capelonghe.
Altri antipasti composti da:
gamberetti con radicchio rosso, sarda in saor, scampo imperiale, capesante, alcuni polipetti, dentice mantecato, e uova di seppia.
Finiamo gli antipasti con delle piccole schie e calamaretti fritti, accompagnati con una tenera polentina bianca.
L'assaggio di pasta ripiena sono dei tortelloni con ripieno di crostacei e sugo di carciofi.
Per finire, la scelta di due rombi si è rivelata azzecatissima: ottimi, insaporiti con radicchio, patate, olive nere e pachino intero.
Terminiamo la bottiglia di prosecco, precedentemente messa nel secchiello del ghiaccio.
Concludiamo il pasto rinunciando a malincuore ai dolci classici carnevaleschi che si fanno in questo periodo, frittoe, galani, e castagnoe.
Però non rinunciamo a due “sgroppini”, e a due “storiche” con la bottiglia sul tavolo accompagnata da due noci, proprio come si usava in tempi ormai remoti.
Anche questo giro a vino è terminato nel miglior modo possibile con la sosta pranzo in uno dei locali da me preferiti.
Qui mi trovo bene, mi sono trovato bene fin dalla prima volta, mangio bene e bevo meglio, vengo servito e riverito e con me anche tutti quelli che sono venuti e che verranno, se lo vorranno, e se a volte qualche cosa non funziona, pazienza, andrà meglio la prossima.
Non sono un professionista del cibo, non vengo e non vado per giudicare solo quello che mangio, ma per stare bene, e non solo con il corpo.
Consigliatissimo!!
[joy]
27/02/2010
Mi sà che quest'estate farò una deviazione da quelle parti
Ottima recensione, così come il pasto