Io e Maurenzio proviamo il Negresco...Ci rimango di sasso quando dalla Via Emilia mi rendo conto che la nostra meta è proprio quel posto che ho notato decine di volte e che mi è sempre sembrato un negozio con dei manichini dentro che la notte prendono vita. Entriamo (ce ne è voluto per convincere Mauro nel parcheggio) in un ambiente enorme, super illuminato, suddiviso in differenti aree ognuna col suo tipo di tavolo e di sedia.
Noi veniamo fatti accomodare nella sezione coi divanetti e i tavolini bassi. Non male anche se purtroppo eravamo vicinissimi alla porta a vetrata e c'era un fastidioso spiffero d'aria gelida che avvertiremo sui piedi tutto il tempo.
Il tempo di togliersi la giacca e Mauro inizia "questo è proprio quel tipo di posto in cui non vorrei mai trovarmi. Te e i tuoi ristoranti da Patrick Bateman di American Psycho..dove sono Ermes e Enzo?"
E' sempre piacevole il momento in cui mi siedo a tavola con lui in un posto nuovo, voi non potete immaginare in cosa si tramuti, roba che Furio di Bianco rosso e verdone in confronto è un santo e docile essere.
Mi guardo intorno per evitare di soffermarmi troppo sul suo simpatico viso da mastino, e mi accorgo ancora di più di quanto il locale sia gigantesco. Sarà a causa del soffitto altissimo, della tanta e varia gente, delle luci e dei colori, che un po' mi sembra di trovarmi in un ristorante d'aeroporto.
Non che sia spiacevole come sensazione, però di sicuro preferisco i locali più raccolti-intimi e rustici. La musica c'era ma non l'ho avvertita così fastidiosa come descritto in altre recensioni. In un posto così grande poi non potrebbe non esserci, si rischierebbe un'acustica e senso di desolazione stile San Cataldo.
Ordiniamo:
-1 birra media
-1 calice di prosecco di Conegliano Valdobbiadene
-1 pizza margherita
-1 sformatino di Parmigiano Reggiano con aceto balsamico
-1 tagliata di manzo con aglio olio e rosmarino
-2 patate fritte
-1 caffè
Durante la cena saremo serviti da almeno 5 camerieri diversi e devo dire tutti gentili e simpatici, soprattutto la ragazza che ci ha preso l'ordine e che ci ha portato qualcuno dei piatti(si è subito preoccupata di segnare a modo come dovessero uscire le portate per evitare sfasamenti,ha chiesto la cottura della tagliata,aveva anche un buon senso dell'umorisimo,brava).
Il servizio è stata la cosa che ho gradito di più, veloce e sempre cortese e attento.
Sul bere anche è andata bene, molto buono il mio prosecco servito in un calice altissimo,e a Mauro è piaciuta la birra ma non so che birra fosse.
Sul cibo invece purtroppo non ci siamo.
Lo sformato di parmigiano (sul menu scritto parmiGGiano, non si può!) era presentato bene: 4 metà di sformatino adagiate su un piatto quadrato ben cosparse di aceto (discreto) e con una decorazione di fettine d'arancia su un vertice.
Come qualità però non spiccava,non era delicato e vellutato come speravo poi sapeva di affumicato! Secondo me non era di Parmigiano puro ma aveva al suo interno qualche altro formaggio, forse scamorza, se no non si spiega quel sapore e odore.Sufficiente perchè non era del tutto malvagio, ma dimenticabile.
La pizza a Mauro è piaciuta poco, anonima. Ne ho assaggiato un pezzo e concordo.Di quelle sottilissime con equipaggiamento standard, poco saporito.
Le patatine fritte le ho mangiate per fame ma erano scadenti, dure all'interno e dal sapore solo di frittume, di pluri-fritto.
Non ci sono piaciute per niente.
La tagliata era mangiabile, ma non la definirei tagliata.
Mi è arrivato un piatto con circa una decina di pezzi di carne tagliati a forma di dita umane.
Bastoncini rigidi per intenderci,tronchetti,regoli, non so come farveli immaginare.
Per me la tagliata è un'altra cosa, sono fettine sottili ma ampie e morbide. Poi era troppo cotta e la carne in sè aveva ben poco da dire, anche in questo caso anonima.
Caffè sufficiente.
Conto di 40€, onesto.
Il voto complessivo è un 6, quindi buono.
Per come la vedo io questo posto potrebbe fare molto meglio se si impegnasse di più nel reparto cucina. Il locale è tenuto bene ed è particolare, i ragazzi in sala sanno muoversi e mettono a loro agio tutti (non è per niente fighino come pare all'apparenza, in sala c'erano famiglie,cinni,coppie di tutti i generi più o meno tirate, e venivano trattati tutti allo stesso modo) i prezzi sono popolari, ma la cucina non è per niente curata, o almeno non al livello che ci si potrebbe aspettare.
Io preferirei spendere qualche euro in più e trovare una materia prima di più alta qualità (e credo che ciò sarebbe possibile senza cadere nell'esoso)
Per come è adesso mi rimane un posto dove è meglio fare un aperitivo.
Buono
[Gc]
22/12/2009