Venerdi sera con un paio d'amiche decidiamo di andare a cena da qualche parte, possibilmente in un posto in cui non siamo mai state. Faccio una ricerca su gustamodena ma alla fine dopo aver chiamato in un paio di ristoranti senza trovare posto, decido di andare in un posto mai recensito (nel frattempo è stato recensito per la prima volta) la Tana dei Tassi.
Il locale si trova a Spilamberto, nel centro storico, tra via San Giovanni e via Obici, in un contesto molto suggestivo, particolarmente in queste sere d'autunno, con i riflessi dei lampioni che filtrano da una nebbiolina leggera.
L'interno del locale si presenta tra il rustico e il moderno, tavoli comodi, ben illuminato. Tuttavia questo gusto poco deciso ci lascia un pò perplesse, ad esempio la sottotovaglia è di stoffa, mentre la sovratovaglia è di carta, le luci moderne di design, mentre le tende anonime a quadretti. Anche i quadri alla parete denotano un gusto poco definito. Tuttosommato il posto è accogliente, il proprietario ci accoglie gentilmente e ci fa scegliere il tavolo preferito. Oltre noi ci sono altri 3 tavoli occupati su circa una dozzina.
Il proprietario ci porta il menu e ci chiede che tipo di acqua vogliamo, mentre leggiamo il menu ci porta l'acqua in caraffa e
un cestino di pane comune affettato al momento.
Il menu è sul tradizionale orientato per lo più a piatti di carne, sia per i primi che per i secondi.
Ordiniamo due antipasti della Tana, due primi: un tortello di zucca al ragù, gnocchetti al guanciale e verdure e tre secondi: filetto di manzo bardato di speck all'aceto balsamico, stufato di somaro con polenta, lombatina di maiale panata con crema di funghi.
La carta dei vini è incentrata sui vini locali (lambruschi e vini dei colli) e una selezioni di vini regionali, colli piacentini, vini romagnoli (quasi tutti di san patrignano) e quattro tipologie di prosecco di valdobbiadene. I lambruschi sono tra i migliori della zona (tenuta pederzana, corte manzini), ma visto che li conosciamo già bene e il sovrapprezzo di circa l'80% (con il lambrusco ci vuole poco) scegliamo il lambrusco della casa, sempre in bottiglia, un grasparossa di castelvetro semisecco che si rivela piacevole.
L'antipasto è un insieme di vari stuzzichini, un crostino con salsa di peperone, un pezzo di polenta con ragu di salsiccia,
zucca grigliata, fiore di zucca fritto, zucchine fritte. Tutto abbastanza buono e gustoso (3 cappelli).
Seguono i primi, il tortello di zucca è veramente ottimo, sia la pasta, il ripieno e anche il ragù. Anche i gnocchetti al guanciale sono molto buoni, leggeri e sapidi allo stesso tempo ( 4 cappelli).
Le porzioni sono abbondanti e già dopo i primi siamo già abbastanza sazie. Ci vorrebbe un attimo di pausa in più,
ma dalla cucina i secondi non tardano ad arrivare, anche perchè non c'è molta gente da servire.
Anche i secondi ci lasciano soddisfatti. La carne è cucinata bene, tenera e gustosa.
Nonostante le porzioni abbondanti riusciamo a finire tutto, anche se il galateo lo ammette per me è veramente un peccato lasciare degli avanzi nel piatto. Anche per i secondi 4 cappelli ci stanno.
Siamo davvero sazie, prendiamo il caffe e ci alziamo per il conto, abbiamo voglia di sgranchirci un pò le gambe. Il conto è di 89 euro, 8 euro l'uno gli antipasti, 8 euro l'uno i primi e dai 12 ai 16 euro i secondi. La bottiglia di lambrusco 7 euro.
Alla fine possiamo dire che siamo rimaste soddisfatte, Il giudizio è quindi positivo, dai 3 ai 4 cappelli.
Seconde me il locale potrebbe risultare più appettibile se adottasse in maniera più decisa la linea osteria/trattoria
con un tocco più ruspante che fa allegria. Cosi diventerebbe un locale perfetto per serate tra amici in cui si vuole fare una bella mangiata tradizionale con piatti sostanzionsi e gustosi,
da questo punto di vista la cucina è già pronta.
Consigliatissimo!!
[GROG]
16/11/2009