Oggi abbiamo piacevolmente constatato che Faeto è un bel posto!
Il piccolo borgo da' l'impressione “quasi di montagna”, fatto a misura d'uomo più che di auto (dice giustamente spingi ).
Godendo di una fredda e bella giornata, la piccola giapponese ci porta a destinazione facendoci godere di nuovi paesaggi . Belli e tranquilli i posti che possiamo vedere, animati da una notevole fauna selvatica
Giunti alla meta individuiamo il locale, non c'è parcheggio. Risaliamo verso il centro e parcheggiamo in parte alla chiesa. Ci avviamo a piedi, e una simpatica vecchietta,che ci aveva osservati mentre manovravamo in auto, quando ci vede a piedi, ci da' il buongiorno … ecco un barlume di gente dei monti
Ci siamo, suoniamo al campanello.
Ci apre il capitano (lo chiamerò così, per comodità ), e mi sembra subito una faccia conosciuta, che mi lascia un attimo sperso …
L'accoglienza è calda, veniamo fatti accomodare nella sala principale in un tavolo d'angolo. Sul momento non mi è sembrata una gran sistemazione, invece, con il passare del tempo, non avrei potuto sperare meglio.
L'angolino ci da' la visione della sala e gli scorci del paesaggio esterno attraverso le piccole finestre
Il tavolo è ben apparecchiato, doppie forchette, doppi bicchieri ed un bel piatto con centrino in uncinetto sul quale è adagiato un immacolato tovagliolo. Menù e carta dei vini sono già a nostra disposizione.
Seduti si sta comodi
La sala principale può ospitare poco meno di una ventina di persone, il locale è raccolto, i colori un po' cupi e i tendaggi “pesantini” (pareti tra il ciclamino e il rosso cupo) non risultano fastidiosi, anzi. La saletta secondaria può contare su una quindicina di coperti, e sembra tutta con pareti in pietra a vista.
Al soffitto travi a vista e tavelle con lampadari dalla cupola in vetro decorato e dalle lampadine a basso consumo energetico.
Iniziamo a consultare i menù quando arriva il capitano con il cestino del pane (variegato, fresco e maledettamente tentatore ), ci chiede subito se desideriamo dell'acqua, una bottiglia di naturale (Plose 3/4) ci sta … prende nota e ci abbandona per lasciarci tempo .
Il menù offre due scelte per gli antipasti.
Risotti, pasta, pasta ripiena e tortellini in brodo come primi.
I secondi sono a base di carne. Ci sono anche proposte di verdure e formaggi alla piastra.
Intriganti le proposte per i dolci.
In ogni sezione ci sono le proposte della Ca' del capitano
La carta dei vini è ampia.
Bianchi, vini locali, vasta scelta di rossi (mancano i friulani ), ed una buona facciata di champagne.
C'è da scegliere, con costi che vanno dai 15 € fino ai 200 per Amarone, Sassicaia e Champagne.
Pronti, via …
Iniziamo con i due antipasti e un tris di primi.
Per il vino ci facciamo consigliare, e il capitano, giustamente, ci propone un vino locale. La scelta ricadrà su “Rio delle Viole” 2005 di TENUTA DI ALJANO.
Ci verranno cambiati i bicchieri. Dalla vetrinetta incastonata in una parete l'oste ci proporrà due bei calici ampi e dal gambo lungo … già mi piace
Il Cabernet Sauvignon è piacevole da subito ( beverino per i miei gusti), anche se con i suoi 13.5° dice la sua. Profumo e sapore sono ricchi e fruttati, è quasi asprigno in bocca, come se fosse un vino giovane.
Si comincia.
Gli antipasti.
Jabugo su letto di patate: si tratta di un prosciutto spagnolo tagliato a coltello, secco e saporito, servito su patate tipo chips, ma più spesse e cotte alla piastra (qui non si fa fritto). Le patate sono veramente sfiziose, quasi predominano sull'affettato. I ricordi del jamon e del pata negra si risvegliano, anche se nel caso di oggi le fettine erano rese morbide dal calore delle patate, piuttosto che dal clima
Antipasto del capitano: questo si che merita! Devo dire che ce lo siamo diviso, come anche il jabugo, e da solo merita una visita al locale.
Quantità e varietà , se preso per una sola persona, sono già un piccolo pranzo
Ecco com'è composto.
I freddi.
Â? Ricotta fresca con marmellata di fragole cotte nel balsamico: cremosa la ricotta e sorprendentemente “fragoloso” il retrogusto della marmellata;
Â? Robiola con erba cipollina e menta: spumosa e sfiziosa in mezzo al paninetto di pasta leggera ;
Â? Cipolle napoletane cotte in agrodolce, servite con pepe rosa e senape (entrambi in grani): golose e croccanti, non ci hanno dato nessun problema
I caldi.
� Cornetto con zucca e cioccolato fondente: mi è quasi sembrato di percepire del burro nella sfoglia. Una golosità dal ripieno particolare;
Â? Fagottino con porcini e pancetta … gnam!
Â? Tortino con gorgonzola dolce e pere … da provare!
Â? Rosa di pasta filo con bufala, pomodorini e basilico: questo l'ho ceduto completamente a spingi, ma mi sembra che fosse moooolto valido
Il tris di primi.
Pappardelle al capriolo: le pappardelle non sono troppo larghe, ma ruvide, spessine, cotte perfettamente. Il ragù e grossolano e poco cotto, carne e verdure sono tagliate a coltello. Una goduria appena brodosa
Tortelloni del capitano: ripieno classico di ricotta e spinaci con sugo di pancetta e crema di parmigiano. La pasta è spettacolare, spessa il giusto, soda e gialla da cui traspare il verde del ripieno. Gli spinaci non sono sminuzzati, sembrano interi, piccole foglioline con il gambetto … la pancetta è affettata sottile e fatta a pezzettini, si attacca al tortellone grazie alla crema di formaggio.
Caldi sono un delirio!
Risotto porcini e zafferano: anche qui cottura perfetta. I piccoli chicchi al dente, resi gialli dalla spezia, nascondono gustosi pezzettoni di porcini ottimo!
La bottiglia di vino è finita, e noi saremmo già felici così.
Però … i secondi ci tentano. Piccola pausa e siamo pronti per continuare
Proseguiamo con il vitello del capitano ed un filetto ai funghi, che saranno accompagnati da un Altonero “Guarda la torre” 2003 di Villaboni.
Con la mezza bottiglia (375 cl) ci sarebbe anche stato un cambio bicchieri, ma va bene ugualmente. I 12.5° dell'etichetta sembrano pochi a veder gli archetti che lascia sul calice, il profumo è intenso come il sapore che denota il passaggio in legno.
Non male, ma preferivo il precedente (gusti personali).
Il filetto ai funghi di spingi è notevole nella presentazione. I funghi non ci sono … neanche il filetto
Una grossa cappella di porcino grigliato nasconde la carne ed un leggero strato di formaggio fuso Veramente bello da vedere, e potrei dire anche buono … se lo avessi assaggiato
Il vitello, invece, non incontra i miei gusti
Viene presentato in cartoccio. Un foglio di alluminio racchiude un ulteriore fagottino di carta forno. Tre spesse fettine di vitello morbido, succoso e con le giuste vene di grasso, sono adagiate su una base di speck e ricoperte da porcini e un po' di parmigiano cremoso. Un generoso spicchio di aglione viene messo da parte dal capitano mentre mi serve la portata.
Purtroppo non amo la carne tipo “lessa” , ma riconosco la validità della proposta. Dopo aver assaggiato due fettine di carne, mi arrendo a far dei fagottini con lo spettacolare speck in cui imprigiono i funghetti
Siamo più che soddisfatti e satolli, ma fatto trenta …
Piccola pausa e passiamo ai dolci.
Semifreddo al caffè con crema al rhum: piacevole, dopo aver preso un po' di temperatura. Il caffè si sente il giusto e la correzione ci sta tutta
Crema chantilly con amarene: spingi vede lungo … la bella coppa racchiude una prelibatezza, molto valide le amarene “bruschine”
Chiudiamo la nostra seduta con due caffè ed il conto al tavolo.
Sono passate quasi tre ore e mezzo da quando abbiamo varcato la soglia, cucina e commensali richiedono i giusti tempi
Dolci, Altonero e due nocini casalinghi gentilmente offerti, ed un conto di 104€ spesi più che volentieri
Il servizio è stato tutto a cura del capitano.
Efficace, preciso anche nello spiegare i piatti ed i tempi di preparazione, professionale e mai invadente anche se con qualche battutina
Ci torneremo sicuramente, quattro cappelli pieni (anche se i cinque sono vicinissimi), consigliatissimo, dunque …
Consigliatissimo!!
[joy]
19/10/2009
Complimenti per l'ottimo pranzo.
Saluti