Mentre pedaliamo con vigore lungo le impervie vie per Levizzano e Puianello (improvvisando goliardici canti dei Marines), il sole cocente arde spietato sulla nostra via.
In lontananza, i tipici miraggi da "Deserto del Sahara" si materializzano, ed il calore sprigionato dalla strada lancia fumo rovente nei nostri occhi arrossati e nelle membra affaticate.
Ma la cosa peggiore è il pensiero che, mentre noi spingiamo con le gambe un pezzo di ferro nella calura più totale, molti dei nostri amici stanno comodamente spaparanzati al mare, o ancora meglio sotto il refrigerio del codizionatore.
Eppure, nonostante le ardenti fatiche, arriviamo al pelago finale di Puianello, senza mai scendere dalla bici, se non per una breve pausa "dissetativa".
Impieghiamo le nostre ultime forze per parcheggiare le biciclette, calde e pesanti, dopodichè ci dirigiamo verso l'antico santuario, rinfrescandoci con l'acqua dei bagni (pulitissimi ed utilissimi).
Possiamo finalmente dirigerci alla trattoria, senza dubbio più assetati che affamati.
Attraversiamo il piccolo parchetto ed arriviamo di fronte il locale.
Per accedere alla sala, bisogna scendere una scala abbastanza ripida, ma c'è anche un'entrata più comoda dall'altra parte del locale, in basso.
La trattoria non ha ancora ospiti, ma veniamo subito accolti dal gentile e disponibile gestore, che ci fa accomodare in un ampio tavolo sotto al ventilatore.
I grissini vengono divorati senza pietà, mentre al tavolo giungono due bottiglie d'acqua (che finiranno con una velocità preoccupante).
Finalmente siamo pronti per ordinare.
Per cominciare prendiamo tre bei piatti di tortellini alla panna (quale piacevole eresia ), per poi proseguire con un misto di cacciatora di pollo e tigelle.
I tortellini arrivano dopo una breve attesa e sono esattamente come me li ricordavo: piccoli, caserecci, sodi e prelibati.
Una spolveratina di parmigiano li rende unici nel loro genere.
Mentre altre due bottiglie d'acqua volgono al termine, arriva la cacciatora.
Qui purtroppo la media cappellifera si abbassa, perchè, nonostante il sugo rosso sia veramente saporito e sfizioso, la carne di pollo è veramente stopposa e "tamugna".Le tigelle (che accompagniamo anche con un pò di lardo) sono molto semplici e probabilmente non fatte in casa, ma a me piacciono abbastanza.
Con due caffè freddi ed un giro di limoncino offerto, il conto totale è di 17,50 € cadauno.
Consiglio marcatamente il locale per i tortellini e per i primi in generale, mentre per i secondi mi sento di sconsigliare la carne bianca decisamente.
Tre cappelli questa volta.
Alla prossima
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Rainman
Consigliato!
[Funghetta]
08/08/2009