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Via Ferrarese 140, Zerbinate , FE
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
28.00 €
Servizio utilizzato:
Commenti:
(18) vai ai commenti

JOHN MASONS

ha visitato il locale il 22/07/2009 JOHN MASONS avatar
21 Recensioni scritte dal 16/10/2008 312 Punti

ATTENZIONE: Questa recensione è particolarmente lunga; il posto mi appassiona talmente tanto che non sono riuscito ad essere più breve. Sappiate fin da ora che leggerla tutta è una faticaccia. A chi se la sente di arrivare fino in fondo, i miei ringraziamenti.
Finalmente si torna a Frittole! Rincresce che questo rito pagano vada col tempo sempre più scemando, e le 7/8 visite annue si siano ormai ridotte a 2 o 3. Lavoro nell' azienda in cui sono occupato attualmente da quasi 12 anni e i primi tempi era un piacere e un' onore far parte del ristretto gruppo che poteva vantarsi di essere stato in questo posto senza aver mai perso un' appuntamento; poi, come tutte le cose belle, la voglia di esserci comunque comincia a venir meno da parte di qualcuno, e diventa sempre più difficile organizzare una di quelle trasferte che possa chiamarsi tale, modello zingarata di “Amici miei”, con partenza alle 19 davanti alla ditta, e ritorno ad orari da metronotte, dopo 70 km all' andata e altrettanti al ritorno, per poi accontentarsi di 3 ore di sonno, una doccia, e di nuovo al lavoro, con l' alzataccia che non ti pesa, perché il giorno successivo è quello dedicato ai racconti e ai commenti della serata appena trascorsa. Una nuova trasferta, dunque, che serva ad alimentare con nuova linfa il serbatoio degli episodi che poi diventano mitici, e vengono raccontati ai nuovi entranti negli anni successivi, ai quali ogni volta che si raccontano vengono aggiunti particolari che i più non si ricordano, semplicemente perché in realtà spesso non sono mai accaduti. Tra i diversi aneddoti rientra anche il nome attribuito al posto, con quello originale difficile da ricordarsi e dunque con la necessità di trovare qualcosa che invece risulti più facilmente memorizzabile. In questo senso ci viene in aiuto un' altro film, della indimenticabile coppia Benigni-Troisi, “Non ci resta che piangere” associato a un quarto d'ora buono passato appunto in una delle prime mitiche serate davanti ad un passaggio a livello, con le sbarre mai in altre circostanze trovate abbassate, sotto a tuoni e lampi apocalittici, su una strada dritta per chilometri e un panorama desolato e desolante di totale pianura, con un treno che non arrivava mai, che aveva creato un' aspettativa da Orient Express, e che si era invece tradotta in un solo vagone con un solo passeggero in discesa, in un contesto felliniano assolutamente surreale. Fila di macchine a motori spenti davanti al casello, tutti in piedi fuori ad aspettare, qualcuno che chiede: “dove siamo?”, e un' altro qualche macchina dietro che rispone. “ a Frittole!”. Il Calesse dunque non è entrato nella nostra storia solo per la cucina, che resta comunque unica e difficilmente ritrovabile, perlomeno nelle zone in cui la gran parte di noi vive, ma anche per tutto il contorno che ha da sempre accompagnato queste uscite, e per merito di un' attore senza il quale Frittole non sarebbe mai stata Frittole, che è Maurino, il Maestro, colui che ha reso ognuna di queste serate unica e diversa dalle altre, nonostante l'ambiente e il locale non siano negli anni mutati di una virgola, il menù sia sempre immancabilmente lo stesso e le facce degli altri avventori siano diverse ma in realtà sempre uguali a sé stesse, perché in questi posti la “Gente” è così. Mauro è il cameriere, che ai nuovi visitatori appare invece indiscutibilmente il titolare, per la sicurezza, le movenze, le libertà che si prende, la mimica, la dialettica e per il personaggio che rappresenta, altro non potrebbe essere. Invece no: è il cameriere, grandissimo mattatore del locale, dal momento in cui ti enuncia e declama il menù da artista consumato (quello cartaceo non esiste), ai primi racconti mentre le minestre sono in preparazione, in un crescendo di apparizioni ai tavoli, per le portate e tra le portate, con ogni volta gli occhietti più chiusi e lucidi e la parlantina più legata. Ogni passaggio in cucina è un goccetto, e ogni passaggio ai tavoli la ferraresità autentica esce, con i màial che si sprecano, le doppie esse e le doppie elle che diventano quadruple e l' analisi logica delle frasi che si va a far benedire. Dai secondi in poi, solo chi ha avuto una lunga frequentazioni con lui riesce a seguire il senso dei discorsi. Per i nuovi l'iniziazione è sempre d'obbligo. Non vengono mai preparati al personaggio e anzi, se possibile vengono stimolati in loro quei comportamenti che provocano in Maurino reazioni scomposte: l' impatto è devastante, e se i più anziani di frequenza non sapessero già come va a finire, ci sarebbe da spaventarsi (più volte la rissa è stata sfiorata); ma il bello è proprio qua, e lo sbellicamento è garantito. La stagione migliore per andarci, visto il menù, sarebbe certamente l' inverno, ma la nebbia che mura la zona in quei mesi ne sconsiglia al minimo la frequentazione; i canali sono dappertutto, e se non si ha una certa abitudine alla guida con questo tipo di condizioni, può essere una faticaccia. Di solito dunque concentriamo le visite nei mesi di cambiamento climatico, con le temperature che supportano le libagioni e il meteo che permette un viaggio tranquillo.
Questa volta siamo arrivati lunghi, sappiamo già che sarà una sofferenza per il caldo e l' umido, ma non ci importa; l' astinenza è diventata insopportabile, e dunque, si va. Più di 4 adepti non siamo riusciti a raccattare, ma chi se ne frega, peggio per chi è rimasto a casa. Oltrepassata l' ennesima chiusa ci immettiamo finalmente nel lungo stretto rettilineo che attraversa Zerbinate: a destra il solito canale e a sinistra una fila di 8/10 case, una delle quali, con una piccola veranda a protezione dell' entrata e una insegna di difficile individuazione , è la nostra meta. Trattoria Il calesse, vi si può leggere, siamo arrivati. I 4/5 metri di cortile che separano l' ingresso dalla strada permettono a qualche auto il parcheggio. Entriamo, e tutto è sempre come era: il bancone di fronte, qualche tavolino per gli avventori del bar, un tavolo diverso vicino al bancone. Ã? quello dei proprietari, seduti al quale guardano la televisione mentre i clienti al termine della cena finiscono le ultime chiacchiere. Sulla destra il bagno, tanto grande quanto spoglio, con alle porte 2 chiavistelli ormai inconsueti anche per una vecchia casa. Mauro ci accoglie subito, ci riconosce e ci fa accomodare. Tutte le volte che entro in questo posto mi viene alla mente la mia iniziazione, quando qualche burlone ebbe la bella idea di presentarmi come il Presidente del Gruppo dell' azienda in cui lavoro, conosciutissimo anche da queste parti per avere stabilimenti nella bassa modenese. Da allora quando mi vede mi accoglie con “Presscccidente …” con le consonanti centrali trascinate all' infinito. Tutte le volte che ci incontriamo mi segnala allora qualcuno per un' assunzione: un' amico, un parente, un semplice conoscente; non lo ha mai fatto per sé, nonostante lavori in uno zuccherificio, si cuocia sotto il sole con unico compagno le barbabietole tutto il giorno, e debba, per tirare avanti, arrotondare facendo il cameriere la sera. Maurino avrà 55 anni, la sua vita intensa glie ne appiccica qualcuno in più sul volto segnato, ma la sua dignità è assoluta. Entriamo nella saletta sulla sinistra: 6 tavoli, arredamento essenziale, una ventola a soffitto. Qualcuno una volta ne ha chiesto l' accensione; il rumore da Landini e l' incedere barcollante da elica tipo aereo militare della prima guerra mondiale ne ha consigliato lo spegnimento dopo pochi minuti. La seconda sala, più o meno delle stesse dimensioni, non viene quasi più usata: i bei tempi di assidue frequentazioni per noi coincidono con i loro: il calo generalizzato di avventori è palese e dunque i 6 tavoli della prima stanza sono nei giorni non festivi più che sufficienti. Ci sediamo. Arrivano le prime 2 caraffe del lambrusco rosè della casa, gelate e rinfrescanti, ma traditrici: probabilmente, anzi certamente, è allungato e dunque si sorseggia senza sentire eccessivamente la gradazione, ma se gli dai confidenza, verso fine serata gli effetti non mancheranno. Qualche crostino di pane ferrarese e la liturgia comincia. Mauro arriva con il suo Pigna a quadretti delle scuole elementari e con tono solenne, che per il resto della serata non sarà più possibile sentire, declama il menù e scrive le comande. Sappiamo già cosa vogliamo prendere, prendiamo sempre le stesse cose da sempre, però la recita a memoria dei piatti, con le pause che sono sempre le stesse e i cambi di tono anche, non possiamo perdercela. Cominciamo con le tagliatelle al somarino. La pasta è fatta in casa, giallissima, un po' spessa, purtroppo non proprio al dente come dovrebbe, e il sugo è delizioso, saporito ma delicato al tempo stesso. Il loro piatto migliore, direi. Passiamo alle pappardelle con il cinghiale, ottima la pasta, il condimento più dolciastro e aggressivo ma molto buono. Vai con i secondi. Facciamo i soliti assaggi (mediamente 1 porzione ogni 2 persone): si comincia con lo stracotto di somaro con la polenta (la carne è la stessa del sugo delle tagliatelle ma la preparazione e i sapori che scaturiscono abbastanza diversi, visto che qua la speziatura è maggiormente pronunciata), quest' ultima tagliata a fette e passata sulla griglia (piatto eccellente); proseguiamo con lo stinco di maiale al forno (tenero e saporito) con patate fritte (particolarissime, tagliate come le Pai, solo un po' più spesse, straordinarie), salama da sugo con il purè (di questa giusto una forchettata a testa per ricordaci dove siamo, di più sarebbe troppo impegnativo per il proseguio della serata) e infine, ma non ultime, loro: sua maestà le rane fritte (richieste al momento della prenotazione perché altrimenti solitamente non disponibili). Non so se siano importate o del posto, comunque non sono grossissime e dunque c'è da lavorare di fino per mangiarle; saporite, non unte, uno spettacolo. A questo punto Maurino comincia a dare il meglio di sé; anche noi siamo un po' su con il livello alcolico e dunque la serata prende vigore. Le risate si sprecano al punto da stimolare la digestione, giusto a sufficienza per far posto al più buon semifreddo che io abbia mai mangiato: la mattonella al caffè. L' abbiamo più volte vivisezionata, assaporata, destrutturata, siamo arrivati quasi a renderla un piatto di Bottura (Patatone permettendo) ma non abbiamo mai capito cosa diavola ci sia dentro. L' unica cosa certa è che è divina. Qualche assaggio di crostata fatta in casa e di dolce salame, bottiglia di grappa e di nocino gelate sul tavolo, caffè e si ricomincia (non a mangiare eh …) con le chiacchiere, che dureranno fino a serata decisamente inoltrata. Quando Maurino decide che è ora di andare a letto si fa vedere lui e ci chiede gentilmente ma in maniera decisa se per caso non vogliamo il conto. “Certo, Maestro” è la risposta, e lui, quasi pentito di averci messo fretta “sapete, domani mattina si devono (i proprietari) alzare presto …”. Il conto da 2 anni circa non è cambiato: 28 euro a persona, indipendentemente da cosa e quanto si mangi e si beva. La combriccola a questo punto si trasferisce fuori dal locale e la chiacchierata continua qua, con un po' più di fresco (si fa per dire) e giusto il tempo necessario per rimetterci in condizioni fisiche per poter salire in macchina per il viaggio di ritorno. Il posto è di quelli che non ti aspetti, bisogna vederlo; Maurino è uno spettacolo, come sempre; il mangiare assolutamente straordinario. La serata, al solito, di quelle da ricordare. Assolutamente 5 cappelli, che naturalmente non vanno presi in senso assoluto ma in funzione della tipologia di locale che stiamo considerando. Le fìnida … A nìn pòs piò !!!



Imperdibile!!!

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[Funghetta]
27/07/2009
Bella rece Masons.....
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[candy]
27/07/2009
Recensioni come questa, caro JOHN MASONS, dove descrivi la visita di un locale nel quale
hai degli splendidi ricordi,
di seratone in compagnia con
colleghi di lavoro che sono anche veri amici ( ed e' raro, una bella fortuna ! ), dove ci lasci sempre un po' il cuore, ogni volta che ci vai... beh, come fanno ad essere sintetiche e
" asettiche ".
Io sono una che scrive tanto, ma altrettanto leggo super volentierissimo le recensioni lunghe e con tanta "umanita'" dentro.
Bellissima, complimentiemoticon

E.... mannaggia, che voglia di salama da sugo !!!!!
:)emoticonemoticon
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[Funghetta]
27/07/2009
candina...:)
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[candy]
27/07/2009
Funghetta come stai ?
( spero che JOHN non se la prenda se sfutto un commento ad una sua rece )
Vai in vacanza ?
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[JOHN MASONS]
27/07/2009
Assolutamente no. In mezzo a 2 donne si sta da Dio
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[Funghetta]
27/07/2009
Beneeeee .....tutto a posto...niente pirtroppo x noi le ferie sonoa novembre.......Andreino lavora tutt'agosto...uff..emoticon
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[Funghetta]
27/07/2009
*purtroppo
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[candy]
27/07/2009
@JOHN :emoticonemoticonemoticon
Per forza hai tanti amici,
sei simpaticoemoticon

@Funghetta : ti tiro su :
pensa che alcuni anni in Agosto siamo stati a casa, e si sta benissimo, c'e' meno casino in giro, e si riescono ad apprezzare cose della zona di cui magari non ci si accorge mai .
Aggiungo anche che quando tutti noi a Novembre saremo li' a lavorare, e non vedremo l' ora che passi quel mese grigissimo e arrivino le vacanze di Natale, tu sarai bell e felice in ferie !!!
Porta pazienza adesso, che poi ti rifai con gli interessiemoticonemoticonemoticon
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[Funghetta]
27/07/2009
Grazie candy.....emoticon sei sempre carinissima.... Peccato x John Mason...non e' molto che e' venuto al Feudo ma quella sera mi sa che non ero la......pazienza...:)
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[JOHN MASONS]
27/07/2009
tu Funghetta sei bionda?
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[Funghetta]
27/07/2009
Jhon....HO qualche meches bionda si......
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[JOHN MASONS]
27/07/2009
No, allora non c'eri. Quando sono uscito di fianco al tuo moroso c'erano 2 morettone di 1 metro e 80 ...
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[Funghetta]
27/07/2009
:) per fortuna non e' stato il contrario...io li fuori con due stalloni di 1 90emoticon...tanto il geloso e' luiemoticonemoticon
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[JOHN MASONS]
27/07/2009
Poi dove lo trovi un' altro che cucina così !?
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[joy]
27/07/2009
E' aperto anche alla domenica per pranzo ?
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[Funghetta]
28/07/2009
Ciao Joy...si certo e' aperto...chiude solo la domenica a cena ed il lunedi tutto il giorno...... emoticon
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[joy]
28/07/2009
Grazie Missemoticon
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[Funghetta]
28/07/2009
:).....se vieni fammi sapere...che almeno conosco qualcuno di GM.....ormai e' ora...sono grande....:)