Il lunedì prima della Befana si rivela un'occasione perfetta per uscire a cena con una simpatica compagnia: gli ex colleghi della ceramica dove lavoravamo io e mio marito, nel lontano 1997. In quel periodo eravamo parte di un gruppo molto affiatato, le uscite cene + discoteca erano frequenti, almeno una al mese. Adesso ormai si sono diradate…una ogni 5 anni,più o meno…e si è sempre di meno a prendervi parte.. ma quando ci si ritrova, il divertimento è assicurato!
La nostra meta, nostro malgrado (perchè io preferirei provare locali nuovi...)è la “Cà Bianca”, come per la cena precedente, scelta nell'intento di agevolare un po' tutti i partecipanti, provenienti dalle più disparate località della provincia.
Il ristorante è stato leggermente rinnovato, dalla mia ultima visita Â?una riverniciata alle pareti, l'aggiunta di un piccolo salottino vicino all'entrata, qualche modifica all'illuminazione. Niente di eclatante o sfarzoso, ma nel complesso l'ambiente è migliorato:pur mantenendo i suoi tratti caratteristici, ora, almeno nell'aspetto, dà l'idea di un ristorante che punta più alla qualità , rispetto al chiassoso locale “da quantità ” di prima.
E questo per me influisce almeno di mezzo cappello in più.
Mi avvicino al bancone per chiedere informazioni del nostro tavolo alla proprietaria, la quale stà parlando del più e del meno con una persona; io attendo davanti a lei almeno un minuto,prima di proferire parola. Poi ci provo, ma nonostante il mio tentativo,non vengo considerata almeno per un altro paio di minuti;alla fine, la signora, con un sorriso forzato, mi segnala il tavolo in maniera un po' confusa, senza fare il gesto di accompagnarci, né di fermare una delle numerose cameriere presenti nei paraggi per farci strada (da segnalare che il locale non era particolarmente pieno...).
E questo per me è sufficiente per ritirare il mezzo cappello di prima.
Ci sediamo:siamo in 11,di cui una è mia figlia.
La cameriera si comporta invece in maniera solerte,chiedendo cosa desideriamo bere prima di abbandonare il tavolo- optiamo, per iniziare, per due bottiglie di Pignoletto dei colli Imolesi,niente male,una di Lambrusco amabile, varie bottiglie d'acqua. Qui è ampia la scelta di primi piatti: sento che in molti sono incuriositi dagli gnocchetti verdi in crema di parmigiano ed aceto balsamico, altri dai tortelloni “Cà Bianca”, anch'essi di pasta verde, conditi con funghi porcini, e c'è chi pregusta i tortelloni Vecchia Modena (panna e pancetta)-per la bimba ordino tortellini alla panna.
Come secondi,invece, riscuotono successo le tagliate e i filetti, con contorno di patate fritte ed al forno.
Io personalmente decido di assaggiare il buffet come antipasto, per ingannare l'attesa mentre gli altri consumano il primo, e di farlo seguire da una grigliata mista, già assaggiata in passato e a mia memoria discreta.
Tra i vari “E tu adesso dove lavori?” e “Ma abiti sempre a Vignola?”, passa una ventina di minuti..iniziano ad arrivare le prime portate, servite tutte assieme(così nessuno aspetta guardando gli altri mentre mangiano.. mezzo cappello in più). Mi dirigo quindi al buffet,fino a qualche tempo fa molto fornito,non solo di verdure,ma di altre sfiziose stuzzicherie… ahimè, sarà forse il periodo,lo trovo desolatamente scarno In tutto 5-6 vassoi, solo di verdure, e uno di “stuzzichini fritti” non ben identificati, che vengono da me prelevati sulla fiducia, in compagnia di qualche melanzana e zucchina grigliata.Tutto nella media (non ho individuato con certezza la natura dei fritti)…ritiro il mezzo cappello… palla al centro…
Assaggio un tortellone “Cà Bianca” dal piatto di mio marito, niente male, ed un tortellino alla panna da quello di mia figlia, non molto saporito (lei invece sentenzia convinta “mamma sanno proprio di tortellini, perché c'è poca panna!” )
Per quel che mi riguarda, finora non sono granchè soddisfatta.
Attendo con fiducia i secondi che non tardano ad arrivare, anticipati dalle patatine sulle quali tutti si fondano con voracità . Dal mio piatto occhieggiano un tenero e succulento pezzetto di manzo, una delicata braciolina senz'osso, la sua amichetta costina di suino, una saporita fetta di pancetta e un nodino di salsiccia, grasso ed unto a regola d'arte. Promuovo a pieni voti cottura e sapidità , rimando a settembre la quantità non eccessiva della carne e boccio la quasi totale monotematicità del piatto (la carne era praticamente tutta di maiale)…
Nel frattempo, mio marito e quello che era il suo ex vice, si inalberano in una discussione sui forni (ceramici) e io decido di andare in spedizione dall'altra parte del tavolo. L'elettricista, famoso per aver dato soprannomi praticamente all'intera fabbrica, seduto accanto a mio cognato (addetto alle presse) e di fronte al capo meccanico ed al vice capo del reparto macinazione smalti, inizia con il dire “Ma tu ti ricordi…?” snocciolando così una serie di esilaranti aneddoti …
C'era “Sciagura” (“Shagghy”),che portava sf…otuna, perché quando era in turno in di notte succedeva sempre qualche disastro; il fuochista sovrappeso era “Cinquepance” ; quello che parlava solo dialetto meridionale “Aberrante”; poi c'era l'addetto alla pulizia filtri permaloso, con l'alopecia a chiazze in testa…l'addetto alla scelta che pare indossasse il parrucchino…
Insomma, io mi sono piegata dalle risate…darei 5 cappelli solo per questo…
Tra una ghignata e l'altra, nel frattempo la cameriera ha sparecchiato i piatti dei secondi e preso nota dei dolci:il mascarpone fatto in casa non c'è (altro mezzo cappello che se ne và …) e ripiego su uno stracchino della duchessa,molto dolce ma di mio gradimento.
Seguono a ruota caffè ed amari quasi per tutti.
Tutto questo non ha influito sulal frizzante conversazione,che avrebbe potuto continuare per ore, se non fosse che, buttando l'occhio dall'altra parte del tavolo, intravedo mia figlia con la testa appoggiata sul tavolo e la "bolla al naso" degna del miglior Gigi la Trottola durante un pisolino..quindi mi vedo costretta a passare parola al marito per sollecitare il conto.
Gli altri insistono per dividere per 10 (non facendo pagare la bimba) ed a testa spendiamo 31euro e mezzo.
Considerando che quasi tutti hanno ordinato un primo, un secondo,un dolce,un caffè ed un amaro,che le bottiglie di Lambrusco alla fine sono diventate 2 e quelle di Pignoletto 3, non la trovo una cifra vergognosa, direi in media con la zona.
Però, a causa degli ultimi "accadimenti", che mi hanno portata a rivedere il mio metro di valutazione,il mio giudizio “senza infamia né lode”, che un tempo si sarebbe tradotto con “consigliato”, ora si ferma a “buono” (arrotondo per difetto).
Buono
[joy]
10/01/2009
è stata "l'apparizione della Badia" ?????
Saluti