Non succedeva ormai da tempo che io ed il buon Gi fossimo entrambi liberi a pranzo.
Così oggi, vista la disponibilità di entrambi per una veloce pausa pranzo di poco più di un'ora, decidiamo di andare alla Cervetta, complice la mia proposta di mangiare una bella cotoletta.
Arriviamo verso le 13 senza prenotare, ma fortunatamente il locale è libero.
Ad accoglierci, come sempre professionale, il bravo Stefano, che ci fa accomodare in uno dei tre tavolini a fondo sala, quelli da "coppietta e cena intima", per intenderci
Non abbiamo nemmeno bisogno di sfogliare il menù, ordinando subito una cotoletta a testa (questo giro abbiamo un po' fretta e vogliamo fare presto).
Sfoglio solo la carta dei vini per cercare un bel lambruschino, conoscendo i gusti del mio ospite
La scelta cade su un bel prodotto reggiano, l'Ottocentonero di Albinea Canali, gradito molto anche da Gi, al quale affianchiamo l'immancabile boccia d'acqua.
Nel giro di pochi minuti, tempo della cottura, la solita immensa cotoletta è davanti a noi.
La finiamo senza problemi, anche se le dimensioni sono tali da renderci pienamente sazi (e soddisfatti- il suo bello infatti è che nonostante il ricco condimento in realtà non appesantisce per niente).
Beviamo due caffè al volo, un nocino ed un liquore alla liquirizia.
Il tutto per una spesa di 35€ in due, che ritengo onestissima.
E questa cotoletta è una portata davvero riuscita, che da sola vale la pena di fare un salto alla Cervetta.
Imperdibile!!!
[g.falconline]
28/10/2008