Locale nuovo nato da circa un mese, si trova all'interno di un'antica cantina posta sulla statale 12 (canaletto) completamente ristrutturata. La cantina nata agli inizi del novecento come Cantina Sociale dei comuni di Medolla, Cavezzo e San Prospero per la produzione di vino Lambrusco..
Ora, dopo un sapiente e accurato restauro, che ha mantenuto l'aspetto originale, ospita, oltre al ristorante, anche una residenza alberghiera e altre attività commerciali.
Il ristorante si presenta ampio e ben arredato. L'ingresso elegante così come tutta la sala.
I tavoli sono grandi, comodi e ben distanziati: i muri sono tutti con pietre a vista e i soffitti in travi di legno. Al centro della sala una cantinetta a vista chiusa con vetri, a temperatura controllata contenente numerosissime bottiglie.
Su un tavolo una bellissima Berkley rossa, conferisce al locale un tono leggermente rustico
All'esterno, fra due ali dello stabile, anche un bel giardino estivo dove si può romanticamente cenare.
Il servizio è abbastanza veloce ed è garantito da due graziose ragazze (una bionda e una mora) sempre attente e molto garbate. In sala anche il titolare, persona squisita e sempre disponibile.
Ci fanno accomodare, siamo in cinque, in un ampio tavolo rotondo
La carta del menù, a partire dagli antipasti, contiene una decina di voci per lista, sufficiente per mettere in difficoltà tutti i commensali. l'ottimo e accattivante assortimento di voci fa tardare le ordinazioni. Per i dolci una carta a parte.
Buona la carta dei vini, dove sono rappresentate una decina di regioni italiane, ma non mancano vini francesi, e in ultimo, per onor di territorio, lambrusco della cantina Zucchi.
Iniziamo con una serie di antipasti, decidendo di saltare i primi piatti
Caprese di scampi con sorbetto di basilico
Cappesante arrostite con salsa di papaia
Tomino con cipolla
Millefoglie di verdure croccanti
Secondi piatti:
Tonno rosso al sesamo con ratatouille
Interpretazione di baccalà
Tagliata di manzo su letto di rucola e grana. (chi a scelto questo piatto era indeciso sulla tartare
di chianina)
Il tutto accompagnato da un Pinot Grigio altoatesino, e un ottimo calice di nobile di Montepulciano.
L'ottimo pane è di propria produzione giornaliera.
Che dire: gli antipasti una vera sorpresa, sia per gli accostamenti di sapori, in particolare la caprese con il sorbetto di basilico, che per la presentazione.
Altrettanto per i secondi piatti; degni di menzione il tonno rosso e l'interpretazione di baccalà, questultimo prevede quattro portate, con quattro cotture diverse che vanno dalla vicentina per finire al baccalà fritto, piatto davvero importante.
Ma il menù non finisce quì, altre pietanze aspettano una prossima visita.
Vengo a sapere che lo chef in cucina è una donna con esperienza di Rigoletto e di San Domenico di Imola (Ecco il perchè)
La spesa è stata di 133€
Darei cinque cappelli, ma come prima visita, “troppe volte mi sono fatto trasportare da euforiche valutazioni”, sperando che non sia un fuoco di paglia, gliene concedo quattro, pur consapevole che la serata è stata da cinque sotto tutti gli aspetti.
Consigliatissimo!!
[Meittlos]
21/08/2008
Grazie
Ciao