Dopo vari tentativi falliti, troviamo posto in questa piccola trattoria all'interno del borgo medioevale di Abbazzia sopra Monteveglio.
Il ristorante è diviso in due sale, una al piano superiore e una al piano inferiore, alle pareti sono appese parecchie cornici con fotografie antiche e vecchie etichette di liquori e sciroppi, in estate è possibile mangiare all'esterno nel piccolo giardino.
Ci accomodiamo al nostro tavolo e per iniziare scegliamo un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro di Corte Manzini, il menù è ricco di prelibatezze, c'è l'imbarazzo della scelta e a fatica decidiamo come antipasto per una porzione da dividere in due di polenta croccante con lardo.
Come primo prendiamo: bigolotti al torchio (spaghettoni fatti a mano) con basilico, pomodorini e ricotta di capra grattugiata (prodotta da un allevatore di zona) tutti prodotti genuini e buonissimi, delicati e molto estivi; strettine alle ortiche (tagliolini verdi) con prugnoli o spugnole e pancetta affumicata, squisiti.
Per il secondo io prendo un piatto di formaggi misti favolosi, con miele e marmellata di mele e arance e confettura di amarene, la mia lei sceglie la loro specialità il “Ganassino” (guanciale di manzo) al Barolo con cipolla in agrodolce e patate al forno talmente tenero e morbido da sciogliersi in bocca.
Strapieni ma invogliati dai dolci prendiamo un “Fiordilatte” ( una sorta di panna cotta) con purea di mele selvatiche e cannella delicatissimo, e “Biscotti da toccio” morbidi e secchi (tipo Cantucci) con Malvasia, i proprietari ci offrono anche un bicchiere di Passito buonissimo prodotto da una casa vinicola della zona, e per finire un caffè per un totale di 75,00 euro.
Noi siamo rimasti entusiasti per la bontà del cibo mangiato, per la varietà delle portate, anche per vegetariani, proposte nel menù che varia a seconda della stagione e per la cordialità dei gestori e l'amore per la cucina e la natura che mettono nei loro piatti.
Ci torneremo sicuramente, complimenti a Kava per la dritta, non sbaglia un colpo.

Imperdibile!!!