Io e la mia morosa passavamo per Zocca e ci è capitato di vedere lungo la strada il cartello "Agriturismo". Dato che ormai era ora di pranzo decidiamo di fermarci. Per primo ci accoglie il bellissimo boxer fulvo dei proprietari, tranquillo e amichevole...fin troppo ma spiegherò dopo il perchè.
Entrando nella sala si nota che è uno spazio diviso in due: la parte più esterna utilizzata solo nei mesi più caldi ma completamente chiusa con delle vetrate; la sala principale che supera a malapena la trentina di coperti.
Classica casa di montagna rimessa a nuovo: pietra a vista, travi in legno, arredamento in stile con il resto. Una piccola stufa nell'angolo per fare atmosfera più che caldo. Fuori ci sono metri di prato ottimi per la passeggiata digestiva e per poter ammirare, per la gioia dei più piccoli ma non solo, cavalli, asini, pony, pecore...
Non avevamo prenotato e praticamente eravamo i primi, ci accoglie un gentilissimo gestore che ci porta e ci apparecchia un tavolo tutto per noi. Il menù è fisso, l'unica scelta era tra due primi in brodo da abbinare alle tagliatelle al prosciutto per fare il "bis". Scegliamo i maltagliati con i fagioli piuttosto che i tortellini. Prima però ci portano un piccolo antipasto composto da salame casareccio, caciotta di mucca, piccoli gnocchini fritti e crema fritta.
I maltagliati sono serviti al tavolo dentro a delle piccole zuppiere. Buoni, saporiti, la pasta dei maltagliati sottile, la cameriera ce ne serve in abbondanza. A giudicare da quello che ho visto dal tavolo a fianco pure i tortellini non dovevano essere male: piccoli, sicuramente fatti a mano dalla famigerata "nonna" di cui sentiamo parlare dalla cucina. Il tutto fa pensare ad un agriturismo a conduzione familiare.
Seguono le tagliatelle al prosciutto, porzione da prendere alla pinza e da dividere tra i commensali. Anche qui ci siamo: sono gustose e vanno giù che è un piacere, forse sono fatte saltare nel burro prima di essere servite ma non ne siamo del tutto sicuri.
Come secondo segue la grigliata mista di maiale, coniglio e manzo e l'arrosto di agnello con patate al forno con contorno frittura in pastella (carciofi e mele). Ci portano il vassoio e la pinza e comincia la lotta per battere la porzione "da due". Salsiccia a parte (trovatemene una buona di 'sti tempi) è tutto molto saporito; l'agnello in particolare merita una lode per il gusto leggero, sicuramente lasciato marinare per perdere quel sapore di "selvatico" che lo rende spesso inviso a molti. Chiaramente arriviamo alla fine che siamo pieni come uova, senza contare che annaffiamo il tutto con un rosso fermo, un Sangiovese per la precisione.
Arriva il momento del dolce, la cameriera ci annuncia lo stracchino della duchessa, siamo entusiasti...torna un minuto dopo, si era sbagliata c'è il creme caramel...torna di nuovo con il vassoio...ci richiede scusa, c'è la panna cotta con marmellata di amarene, è ufficiale. Beh insomma confusione a parte abbiamo davanti un dolce fatto in casa veramente gustoso, con la marmellata sicuramente casereccia.
Finiamo il tutto con caffè e digestivo da scegliere tra grappa, limoncino o nocino. Scegliamo il limoncino e ci portano direttamente la bottiglia...amo queste cose. Bello ghiacciato e anche questo probabilmente fatto in casa.
é il momento del conto: 64 euro in due, 32 euro a testa per il menù fisso. Prezzo equo per quello che abbiamo mangiato e per come siamo stati serviti.
Unica nota stonata il nostro amichevole boxer di nome "Bullo" che è capacissimo di aprire le porte per entrare nella sala da pranzo, chiaramente con l'intenzione di farsi coccolare e di scroccare qualcosa. A noi non dava fastidio perchè stavamo andando via, ma forse ai signori del tavolo sotto cui si era infilato...non saprei.
Nel complesso sono rimasto molto impressionato, 4 cappelli perchè si respira un'aria familiare, il cibo è buono su questo non si discute, il servizio veloce ed efficiente, prezzi contenuti.
Consigliatissimo!!
[bicio]
16/03/2008