Il ristorante ha aperto già da almeno tre anni ma io non ero ancora riuscita a provarlo; finalmente se ne è presentata l'occasione, ovvero festeggiare la fine degli esami :D
I titolari sono i due ragazzi che gestivano il 101 a Sassuolo, perciò sulla qualità della cucina vado abbastanza sul sicuro. Ci presentiamo puntuali venerdì alle 20, previa prenotazione e impazienti e molto curiosi di provare il menù.
Il Gattonero si trova al piano terra di una casa sita in campagna, non è sulla strada principale ma il punto è ben segnalato dall'insegna; ha un discreto parcheggio e, ovviamente, il giardino!
Data la stagione è apparecchiata solo la veranda esterna; tovaglie verdi e tovaglie bianche, centrotavola lilla, doppio bicchiere; mi piace molto l'illuminazione, consistende in grandi lampadari tondi bianchi da esterno. Il tutto è informale ma molto piacevole.
Ci vengono consegnati menù e carta dei vini, quest'ultima molto ampia, in cui sono rappresentate svariate regioni d'Italia. Noi optiamo per un valpolicella classico Corte Lenguin, che si è rivelato molto gradevole e abbiamo apprezzato molto; il titolare è comunque molto competente e molto disponibile a consigliare.
Il menù è stagionale, ora c'è naturalmente il menù d'Estate; sono presenti sia proposte "carnivore" che vegetariane. Si va dalle portate più tradizionale a quelle più particolari caratterizzate da influenze etniche.
Per iniziare ci viene offerta una piccola entrée consistente in un quadratino di torta salata con ripieno a base di porri, accompagnata da salsa allo yogurt: entrambi l'abbiamo veramente apprezzata, il ripieno era delicato e la salsa equilibrata. Un inizio gustoso che ci ha stuzzicato.
Successivamente arriva l'antipasto che abbiamo ordinato (uno da dividere in due): gnocchini fritti farciti con salsiccia e caciotta, accompagnati da un pinzimonio di carote. Gnocchini morbidi e fragranti e ripieno saporito, praticamente non unti, infatti il tovagliolino di carta su cui poggiavano è rimasto pulito. Anche questi ci sono piaciuti molto.
Seguono i primi: per Guido cappellacci verdi con ripieno di mortadella e granella di pistacchio. Neanche da dire, squisiti, si scioglievano praticamente in bocca ed erano di un gusto unico. Per me gnocchi di patate ripieni di caciotta in salsa Madras. Gli gnocchi sono grandi, veramente morbidissimi, però secondo me il ripieno molto delicato veniva quasi del tutto coperto dalla salsa, molto speziata e in cui il curry era predominante; buona ma molto forte.
I secondi hanno rappresentato, direi, la portata migliore della serata. Per Guido spiedini di agnello, accompagnati da diverse salse, tra cui mi ricordo una salsa allo yogurt, una fonduta al parmigiano, un hummus al prezzemolo e un olio aromatizzato. Gli spiedini erano tenerissimi e leggermente piccanti, da mangiarne a non finire. Io ho optato per l' hamburger di cavallo da 200g, anche questo servito con diverse salse: cavolo viola, un bagnetto verde, una salsa rossa al peperone (la mia preferita) e un'ultima salsa che non ricordo purtroppo più. Anche il mio hamburger si è dimostrato altamente soddisfacente, ben cotto e con carne tenerissima. Di default abbiamo preso anche una porzione di patate al forno, buone.
Dopo un po' di chiacchiera siamo pronti per il carrello dei dolci, che ci viene portato e descritto al tavolo: comprende due tipi di bavarese (al limone e alla liquirizia), mascarpone da completare a piacere con more sciroppate, una tarte tatin, una cheesecake alle more e una al cioccolato e mandorle tostato (e sicuramente qualcos'altro che non ricordo più). Scegliamo le due cheesecake; su quella alle more viene versato un rinforzino di more sciroppate. Il gusto di entrambe era molto buono, soprattutto della mia al cioccolato, anche se si sono rivelate leggermente asciuttine.
A chiudere un interessante limoncino allo zenzero, solo per uno.
Il servizio è stato informale ma molto competente e cordiale. La cena ci ha soddisfatto e il conto mi pare corretto in relazione alla qualità dei prodotti e delle preparazioni. Cercherò di tornare per provare anche i menù delle altre stagioni!
Mentre uscivamo in giardino abbiamo potuto salutare anche il vero capo dell'Osteria, ovvero il Gatto nero, che però, come si addice ad un vero gatto altolocato, ci ha un pochino snobbato... magari la prossima volta ci andrà meglio!
Consigliatissimo!!
[joy]
05/08/2018