Non è mai piacevole dare un giudizio negativo ma, se viene dato in maniera costruttiva, cercando di far capire cosa non ha funzionato a dovere, potrebbe pure essere che serva a non fare i medesimi errori.
Antefatto: avete presente quelle numerose compagnie fine anni settanta ? ci ritroviamo in una cinquantina all’Orto della Carmen, location ideale con porticato esterno ben apparecchiato e menù concordato.
Grave errore, il locale avrebbe dovuto essere solo per noi, invece una prenotazione “cui non posso dire di NO”, fa apparire altre dieci persone (con menù alla carta): risultato, già ci sarebbero state difficoltà a gestire 50 persone con menù identico………le tempistiche si sono dilatate a dismisura.
Proviamo ad essere obiettivi e procediamo con ordine.
Appuntamento per le 20:30 ed alle 21:00 ci siamo tutti e si riesce a dare l’OK per il buffet preparato nella sala interna, niente di particolare, tutto semplice: pizza, panettone gastronomico con prosciutto, erbazzone, frittata e….dove sono gnocco fritto e fritelle di baccalà (uno dei punti di forza del locale) ? “stiamo friggendo” non vale come giustificazione, vero è che sono prodotti che appena estratti dall’ olio bollente sono il massimo ma…..anche tiepidi avrebbero fatto la loro figura e soprattutto non ci saremmo trovati alle 22:30 ad aspettare il primo.
Parere generale sul buffet: buono l’erbazzone, salata la frittata, pizza discreta, panettone/prosciutto passabile, gnocco fritto unto e secco poi unto e morbido, frittelle di baccalà sempre stratosferiche.
E finalmente arriva il primo, servito in piatto da portata ad ogni tavolo, un risotto al radicchio molto anonimo, cotto a puntino (e per 50 non è che sia una cosa semplice), ma non entusiasmante.
Ed i secondi ? verranno serviti a buffet verso le 23:30 , salsiccia cotta nel lambrusco (discreta ed originale), petto di pollo alle mandorle (nulla a che vedere con la ricetta cinese), in realtà petto di pollo tagliato a cubetti con l’aggiunta di qualche erba aromatica e qualche mandorla spezzettata, molto deludente, di contorno carote saltate.
Alle 00:20 arriva anche la torta, un pan di spagna alla frutta con tantissima panna, discreta.
Infine caffè fatto con la moka che evito.
Da bere, oltre a tanta acqua, una discreta Spergola, un buon Lambrusco, un Rosé accettabile, non cito le cantine di produzione perché non le ricordo.
Qualcuno ha avuto da dire sul prezzo, a mio parere equo.
E’ già capitato in altri locali, comprendo che sia difficile dire di no ad una compagnia di cinquanta persone, ma se non ne hai i mezzi, l’organizzazione e, soprattutto, hai una cucina che si rivela al TOP quando hai venti coperti e già trenta persone Ti mettono in difficoltà: non fare il salto più lungo della gamba, arrenditi all’evidenza e rispondi “non sono in grado”.
E per chiudere l’esperienza, il giudizio non può essere diverso da un generoso: POTEVA ANDARE MEGLIO !
Poteva andare meglio..
[Qwerty1947]
12/06/2018