protocollo
[pro-to-còl-lo]
s.m.
Sequenza procedurale cui attenersi in certe situazioni.
Indica all’operatore uno schema di comportamento, una sequenza ben definita, una successione di azioni da compiere per raggiungere un determinato obiettivo.
Lo so che, in certe occasioni, posso sembrare un po’ burocratico (e forse lo sono…) ma resto convinto che il rispetto del corretto protocollo dia la ragionevole certezza di un ottimo risultato.
Analizziamo la sequenza procedurale:
1 – recarsi alla Trattoria Secchia, previa prenotazione (altrimenti marameo), possibilmente in una giornata in cui l’afa non sia intollerabile;
2- prendere posto a tavola, non prima di aver salutato Cristiano e lo staff, e aggredire le fette di salame che per prassi (che non siano un po’ burocratici anche loro ???) vengono servite per ingannare l’attesa;
3 – ordinare tagliatelle al ragù in porzioni di numero pari a quello dei commensali (Oddio, talvolta è capitato che qualcuno abbia optato per i tortelloni, i tortellini in brodo o la gramigna: in questo caso il protocollo è abbastanza elastico);
4 – ordinare il secondo scegliendo tra costine al forno (preferibilmente), coniglio alla cacciatora, galletto arrosto, coppa di maiale al forno o (nei periodi più freddi) stinco di maiale e cotechino con i fagioli.
Quanto ai contorni, invece, il protocollo è vincolante: patate fritte (vere, non quelle surgelate pre-fritte), cipolline in agrodolce e salsa verde;
5 – consumare tutte le portate traendone sommo godimento ed eventualmente aiutando la moglie nel caso non riesca a terminare le proprie porzioni;
6 – facoltativo: passare al dessert (caldamente consigliata la zuppa inglese), poi a eventuali caffè, nocino o limoncello.
7 – pagare il conto che si aggira sui 25 euro pro-capite.
Sabato il protocollo è stato pienamente rispettato:
6 commensali = 6 porzioni di tagliatelle
1 di costine (per il sottoscritto) 1 di coppa, 2 di coniglio e 2 di galletto, contorni come sopra
2 bottiglie di Sorbara della Cantina di Settecani e una di pignoletto (non è passata per le mie grinfie, quindi non ne ricordo la marca)
2 bottiglie di minerale
1 zuppa inglese (non ci crederete ma non era per me) + 1 caffè + una caraffina di nocino
Totale 144 euro = 24 a testa = 5 cappelli
Per maggiori dettagli sul locale, chi ne abbia voglia può leggere la mia precedente recensione cliccando qui http://www.gustamodena.it/visite.php?cod=18466
Nota conclusiva:
per non richiare di influenzare (positamente o negativamente) i giudizi nell'imminente "Palio della Tagliatella" mi ero riproposto di derogare dal protocollo e ordinare gramigna o tortelloni, però non ce l'ho fatta.....
Imperdibile!!!