Per assaporare uno degli ultimi sorsi d’estate, mia moglie ed io ci siamo regalati una cenetta intima al Selmi 22.
Prenotiamo per le 20:00, orario che da qualche anno è diventato "da vecchi", infatti al nostro arrivo i tavoli occupati sono pochissimi, ma il locale si riempirà nel giro di un'oretta.
Siamo stati collocati nella veranda della Torteria di Tamara, proprio adiacente a quella del Selmi 22, ceduta in prestito al ristorante durante le serate estive.
In questa sistemazione provvisoria (o come direbbero i fighetti: temporary location) i tavolini sono quelli tipici da bar, rotondi e molto piccoli, ma la cosa non ci ha creato nessun problema durante la serata, visto che avevamo a disposizione anche il tavolino a fianco, lasciato appositamente libero per noi.
Il menù è praticamente lo stesso dell'ultima volta, con qualche fuori menù dato dalla disponibilità di Cannocchie fresche. Però le cannocchie sono faticose, c'è da lavorare… e noi stasera siamo pigri, quindi scegliamo:
- 2 Antipasti Selmi 22
- 1 fritto misto (per mia moglie)
- 1 gnocchetto in crema di porri con gamberi (per me)
Due bottiglie d' acqua e, consigliati dal giovane entusiasta e preparato Sommelier, scegliamo un "Quintopasso Pas Dosé" della cantina Chiarli, spumante che ha attirato la mia attenzione perché è composto da chardonnay e lambrusco di Sorbara, vinificati in bianco con metodo classico.
Con un'attesa veramente minima arrivano i 2 antipasti, ognuno composto da 5 assaggi assemblati in un piatto rettangolare lungo e stretto. Particolarmente apprezzati il gambero in saor e il carpaccio di tonno. La porzione era corretta.
Subito dopo, con tempi addirittura un po' troppo rapidi arrivano fritto e gnocchetti.
Fritto croccante e vario, gnocchetti delicati, ma con personalità, letteralmente tuffati nella crema di porri da mangiare con il cucchiaio. Anche in questo caso le porzioni erano corrette.
Lo spumante si è rivelato una buona scelta, intenso e complesso al naso, un po' più debole al gusto. Il contributo del Sorbara si percepiva nella spiccata e gradevole acidità. Un altro prodotto degno di nota della nostra terra.
Proseguiamo con un mascarpone per mia moglie e una crema catalana per me, accompagnata da uno Zibibbo. Crema catalana un pelino troppo "cotta", comunque gradita.
Mascarpone spazzolato da mia moglie senza che mi sia lasciata la possibilità di assaggio...
Chiudiamo con 2 amari del capo offerti e serviti ghiacciati.
Il conto: 124 Euro in tutto. Questa volta mi aspettavo una quindicina di euro in meno.
Quando una cena di 2 portate, dessert e una bottiglia da 25 euro, supera i 60 euro a testa, le aspettative si alzano e l'attenzione ai particolari si acuisce.
A mio avviso il Selmi 22 è ad un bivio: o alza la qualità generale o contiene i prezzi.
In conclusione: è stata una bella serata, passata in tranquillità, godendo di una buona cucina in un ambiente rilassato di collaudata professionalità e sincera cortesia di tutto lo staff.
Credo che il Selmi 22 sia diventato un punto di riferimento a Modena per gli amanti della cucina di mare e lo sarà sempre di più con l'inaugurazione della nuova sala, comunicante con la saletta principale, che può ospitare 10 tavoli in più anche nella stagione invernale.
Consigliato.
Consigliato!
[lukeforever]
05/10/2016