Non ero mai stata alla zucca felice e, complice la nostra presenza in zona mercoledì pomeriggio/sera e l’allettante menù proposto durante gli appuntamenti gastronomici, decido di provarlo. Si uniscono a me e a mio marito tata e ilpovero marco.
Io e Mauro arriviamo in anticipo e ci accomodiamo. L’esterno, dotato di piccolo parcheggio, è semplice, l’interno invece è una piacevole sorpresa: superata la fredda veranda, si accede al ristorante diviso in tre spazi abbastanza ampi e collegati tra loro, tutti giocati principalmente sui toni del bianco accostato a colori più vivaci come il verde chiaro. Curioso l’arredamento: accanto ad arredi moderni e minimal-eleganti, vi sono elementi rustici che non ti aspetteresti come un’antica scala a pioli appesa in orizzontale al soffitto oppure cassette di legno sparse a mo’ di mobile contenitore e vari oggetti singolari, tra cui ovviamente allegre zucche. Sulle pareti, stampe e specchi dalle cornici colorate. I bagni, nascosti da un paravento, sono ampi; i tavoli sono sufficientemente distanti tra loro e ben apparecchiati, singolare l’uso di vecchi dischi come sottopiatti. Chi lo ha arredato ha voluto creare un insieme di nuovo e moderno, di elegante e rustico che uno non penserebbe mai di trovare, tantomeno in montagna.
Il titolare ci fa subito accomodare e ci porta acqua in caraffa e due calici di sangria, un po’ troppo dolce ma gradevole, inoltre, visto il nostro anticipo rispetto agli altri commensali, molto gentilmente ci offre qualcosa da gustare nell’attesa per riempire il buchino dello stomaco: due vassoietti di gnocco al rosmarino, soffice, saporito e caldo, e di fette di salame e formaggio, ottime.
Arrivano tata e il povero marco per cui possiamo iniziare la cena. Da bere, ordiniamo un lambrusco di cui non ricordo l’etichetta, comunque buono, e insieme ci portano un cestino con pane e focaccia e un’entrée: spuma di parmigiano con biscotto salato, io l’ho gradita e mi sembra anche i nostri gustamici, mentre mio marito l’ha trovata poco saporita.
Inizia la cena vera e propria, si parte con una selezione di crescentine “gourmet”: tre tigelle sottili di farina integrale farcite in modo insolito e ben riuscito, una con prosciutto stagionato, la seconda con carciofi e l’ultima con crema di mandorle, credo.
Divorate le crescentine, buone, proseguiamo con gnocchetti di ricotta “caseificio Rio San Michele” conditi con prosciutto crudo di Modena disidratato, funghi porcini e coriandoli di parmigiano croccante: un piatto molto abbondante e saporito, gnocchi fatti in casa ottimi e condimento ricco, li ho gustati molto.
Anche il secondo è una porzione abbondante, tanto che faticheremo a finirlo: guanciale di maiale in umido,
tortino di polenta ai sapori invernali e verdure all’agro. La carne è tenerissima, il sughetto è buono, in particolare ho gradito la polenta bianca, morbida e delicata, e la nota di freschezza data dalle verdure.
Nonostante la sazietà, non rinunciamo al dolce: vasetto dolce della Zucca. In un barattolino di vetro è presentato un delizioso dessert consistente in un’ottima e abbondante crema chantilly, che "nasconde" marmellata di arance e torta morbida al cacao.
Soddisfatti, prendiamo tre caffè, la gentile cameriera ci porta anche dei piccolissimi tartufini al cioccolato e frutti rossi, insoliti e molto buoni. Non prendiamo amari e dopo varie chiacchiere siamo pronti per alzarci dal tavolo.
La serata si è svolta senza intoppi, con piatti ben cucinati e ben presentati, giusti tempi e un servizio professionale e gentile e un conto finale di 35 euro a testa, come da programma e nonostante l’antipasto offertoci all’inizio e non previsto.
Molto bravo il personale costituito in gran parte dai giovanissimi studenti tirocinanti della vicina scuola alberghiera; e molto bravo il gestore che ha avuto la bella idea di aprire un ristorante “diverso” in montagna che propone una cucina appunto “diversa”, che può anche non piacere ma indubbiamente è creativa e usa materie di qualità, una scelta coraggiosa per cui faccio a lui e al bravo cuoco i migliori auguri per continuare al meglio questa avventura.
Consigliatissimo!!
[tata]
19/03/2016