Avevo in animo di provare questo agriturismo da moltissimo tempo, e finalmente se n'è presentata l'occasione con un pranzo di famiglia per il Lunedì di Pasqua.
Arriviamo intorno alle 12,30 in questo bell'agriturismo poco fuori dall'abitato di Piumazzo; ci accomodiamo nella prima saletta a destra, piccola ed intima, riscaldata da una stufa a legna. L'arredamento è classico in legno scuro, i soffitti sono altissimi, alle pareti c'è un motivo decorativo che ricorda vecchie tappezzerie: nel complesso l'ambiente è molto piacevole.
Il tavolo è ben apparecchiato, decorato con un cestino con gusci di uova di quaglia e rametti... carino davvero, e un cestino con vari tipi di pane molto buono. Sono già presenti due bottiglie d' acqua, ne faremo poi arrivare altre due e berremo sia il loro piacevole pignoletto che il lambrusco, che abbiamo gradito meno.
Il menu è fisso. L'antipasto prevede: sformatino di parmigiano con cialda croccante, insalatina con pancetta calda e uova di quaglia; arancine di riso; crostini misti; un vassoio con coppa piacentina, pecorino e parmigiano reggiano con marmellata di pomodori rossi. Tutto molto gustoso e sfizioso.
Proseguiamo con i primi: il titolare arriva con una zuppiera di tortellini piccoli e saporiti in brodo di cappone, e ce ne serve abbondantemente. Qui, con la nonna, ci lanciamo nell'inesauribile dibattito sul ripieno: modenese, bolognese, castelfranchese... il mio, quello della zia, quello della nonna... potremmo parlare una vita ...sia come sia, questi tortellini incontrano davvero il nostro gusto e la pargoletta chiederà ed otterrà il bis, prima di fiondarsi a giocare fuori e dar dell'erba al pony.
Dopo il brodo, arriva una lasagnetta agli spinaci delicata e piacevole.
I secondi prevedono un tenero guanciale di vitello brasato, e agnello al forno che ho gradito, personalmente, moltissimo, contornati da patate al forno, melanzate grigliate all' aceto balsamico, carpaccio di zucchine che ha entusiasmato tutti, asparagi, cipolline in agrodolce. Tutto davvero buono.
Chiudiamo con piccole cheesecakes con crema pasticcera e fragole, un croccante di mandorle che è sparito alla velocità della luce, caffè della moka e un digestivi vari.
Spendiamo, volentieri, 40 euro per gli adulti e 15 per la bimba, che ha spiluccato l'antipasto ma con i tortellini si è data da fare...! Acquistiamo anche una bottiglia di nocino ed una di Pignoletto, prima di andarci a godere il primo sole primaverile seduti ai tavolini del cortile, mentre guardiamo i bimbi che giocano con i sassi e la palla.
Nel complesso un pranzo da cinque cappelli senza dubbio: ottime materie prime, grande cortesia, servizio con tempi giusti, ambiente di indubbio fascino rurale e con tanti animaletti con cui distrarre i bimbi.
Imperdibile!!!
[Martora]
28/04/2015
(il posto è storico: anticamente era un ricovero per orfanelli, da qui il nome di Via Bastarda, e lo stemma con 2 neonati all'ingresso della tenuta, che fu detta per questo "Casa dei bastardini")