Per evocare dei ricordi basta poco, può essere sufficiente un sapore, un profumo, un piatto. Così un pranzo o una cena al ristorante possono far riemergere situazioni del passato e momenti emozionanti ancora vivi. E nel nostro caso, parlo di noi tre, mia moglie, mio figlio ed io, il pranzo del lunedì di Pasqua da "Donna Aurora" ci ha ha piacevolmente riportato alla memoria le tante vacanze passate insieme in Sicilia. Da San Damaso dove era il locale tre anni fa, il gestore col fratello, cuoco a dir poco eccezionale, si sono trasferiti a Carpi, stessa cucina siciliana, stessa cura nella ricerca delle materie prime e nei piatti. Piatti di mare, naturalmente, con qualche piccola escursione sulla cucina di terra sicula. Ambiente moderno, intimo e gradevole, una trentina di coperti in tutto, colori bianco e nero delle pareti in sintonia con quelli del tovagliato. Molto simpatico il titolare che per nostra fortuna riesce a mantenere viva in questo nord nebbioso e umido una tradizione gastronomica straordinaria che ti rimanda magicamente a spiagge dorate, acque trasparenti, tramonti di fuoco. Un solo antipasto, giusto per iniziare, che provvedo a dividere equamente in tre : frittelle di avannotti con fiori di zucca ripieni di salmone, funghi porcini e besciamella. Piatto abbondante e soprattutto buonissimo, originale il mix di sapori del ripieno dei fiori di zucca, fritti peraltro in modo impeccabile. E già da qui la memoria comincia a macinare, ed è Andrea che ricorda : "Queste frittelline le abbiamo mangiate anche a San Vito lo Capo, vi rammentate? Che posto! Quella spiaggia incredibile sovrastata dal monte Monaco, e poi le escursioni alla Riserva dello Zingaro, e Scopello coi suoi faraglioni...". Arrivano i primi, per mio figlio caserecce con sugo di cernia e pistacchi di Bronte, delicatissime,per me penne alla Donna Aurora con Scampi, gamberi, pomodorini, ottime, per Angela caserecce ai gamberi rossi di Mazara del Vallo e mandorle tostate : notevoli, gamberi superlativi con sugo pergfettamente amalgamato alla pasta. "Vi ricordate Mazara del Vallo? - parte questa volta mia moglie- che giornata, col sole a picco, una luce incredibile, e quell'emozionante satiro danzante ripescato dal mare come i due bronzi di Riace...". E' il momento dei secondi, la scelta è ardua, sarebbero tutti da provare. Mio figlio si indirizza sulla tagliata di tonno con salsa di agrumi e mandorle, carne ottima e ottimo anche il sugo che l'accompagna. "Papà, ti ricordi il tonno rosso che abbiamo mangiato a Marzamemi? Che bel posto anche quello, bella la tonnara e incredibile quell'isolotto a pochi metri dalla riva con quella casa rossa costruita da Vitaliano Brancati...". Mia moglie ordina involtini di pesce spada ripieni di mandorle e pangrattato e aromatizzati alla mentuccia, anche questi da incorniciare. Io invece cedo alle lusinghe del fritto di gamberi, calamari e zucchine : pesce freschissimo, frittura leggerissima, altro piatto da podio. E da bere? La solita minerale, anzi due, e poi uno struggente Zibibbo Lighea Donnafugata del 2013. E questa volta sono io a farmi prendere dai ricordi : "E Pantelleria ve la ricordate? La piana di Ghirlanda coltivata a vigne all'interno della caldera del grande vulcano spento, il lago di Venere, le escursioni in scooter e in barca, e i bagni sotto l'arco dell'elefante. E poi quella visita-degustazione all'Azienda Donnafigata, appunto...". Un dolcino per mio figlio, parfait di mandorle e pistacchi, molto gradito, ed una granita al limone per mia moglie, apprezzatissima : "Vi ricordate a Ragusa Ibla, quel baretto nella piazza della Basilica di San Giorgio?Imponente la chiesa barocca, ma da ricordare anche quella granita al gelso che ci siamo goduti...". Due caffè e poi due limoncelli. Peccato, è ora di tornare, la Sicilia purtroppo si dilegua. Un saluto al gestore e al fratello e due promesse, di ritornare da Donna Aurora al più presto e di riattraversare lo stretto questa estate.
Imperdibile!!!
[nickmanofredda]
07/04/2015