Ritorniamo in questo locale per un appuntamento ormai fisso negli anni: i giovedì gastronomici. In effetti non ci ha mai deluso ed anche quest'anno ci ha saputo stupire.
Il luogo
Già abbondantemente descritto, il posto non è mutato dall'anno scorso. Giusta dose di eleganza, tale da non metterti in disagio ma ideale anche per una cena romantica. Musica in sottofondo al giusto volume (ossia, bassissima).
Pietanze
Iniziamo la serata con l'antipasto: una crema di borlotti con gocce di parmigiano reggiano fuso ed una fettina di pancetta abbrustolita. Ottimo il contrasto di sapori in cui prevale, ovviamente, la pancetta. Se posso trovare un difetto, però, avrei aggiunto più fettine di pancetta in modo di equilibrare il sapore di tutta la pietanza.
Come primo, invece, è previsto un risotto di mirtilli con ricotta del Cimone. La ricotta è "spolverata" sopra il riso in modo che si scioglie lentamente. Sapore davvero inusuale e delicato. Personalmente sono per gusti più decisi ma apprezzo molto la sperimentazione nonchè l'utilizzo della ricotta nostrana (peraltro un must dei giovedì gastronomici). L'impatto visivo è, comunque, molto forte e non lascia certamente indifferente il commensale. Giudizio, comunque, molto buono.
Arriviamo a quello che è stato a mio avviso il top della serata: la tagliata di carne di maiale e cipolline all' aceto balsamico, il tutto arricchito con rosmarino. Carne cotta al punto giusto e ottimamente salata. Peraltro ho un conflitto d'interesse: a me le cipolle con l' aceto balsamico fanno letteralmente impazzire. Contorno che ha un alto grado di rischio: servono delle buone cipolle e del buon aceto per ottenere il giusto equilibrio di gusto. Cosa che il cuoco è riuscito ad ottenere.
Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, lo stracchino della duchessa che altro non è che un dolce al cucchiaio a base di panna e nocciole sbriciolate al suo interno, il tutto accompagnato da un filo di cioccolato fuso. Che dire: troppo poco! Davvero un ottimo dolce, proprio da golosi.
Abbiamo concluso con un liquore agli agrumi di un produttore locale. Ottimo e dal sapore deciso ed armonioso.
Da bere l'immancabile lambrusco e una bottiglia d' acqua.
Il servizio
Siamo stati accolti da un cameriere estremamente professionale, accorto e preparato. Ci ha spiegato dettagliatamente i piatti che ci sarebbero stati portati e ha calcolato egregiamente, assieme allo chef, i tempi tra una portata e l'altra. Eccellente.
Un'esperienza del genere non può che meritarsi 5 cappelli!!
Imperdibile!!!
[Tamagna]
05/04/2014