Il posto è decisamente caratteristico, una vecchia osteria del centro, tre piccole sale con soffitti bassi, arredate in modo simpatico, Disponibili i titolari ed il personale di sala .Quella che propongono è una cucina eterogenea, un po' di terra, un po' di mare,con variazioni sul tema tipo la cotoletta che dovrebbe essere uno dei fiori all'occhiello del locale. Ben fornita la lista dei vini, con etichette emiliane e di altre regioni.
Con mia moglie ci accomodiamo in una stanza non molto grande, che durante la serata si riempirà di due tavolate di clienti, ed alla fine il rumore di fondò sarà di quelli belli tosti.
Saltiamo gli antipasti che pare siano una delle specialità dell'Osteria e ci facciamo portare due primi, orecchiette alle cime di rapa e alla Norma, servite entrambe con striscioline di ricotta salata : buone, anche se obiettivamente simili a quelle assaggiate in altri posti, la mia metà, da brava chef come è, le fa identiche
Tra i vari secondi, tutti piuttosto cari, scegliamo due conigli arrosto con patate al forno. Non particolarmente entusiasmanti, il coniglio al forno non era bello croccante, sembrava lesso, e le patate erano nella media. Come vino scegliamo un pinot nero DOC Elena Walch 2011, un ottimo altoatesino, la cosa migliore della serata.Finiamo con due caffè e una discreta grappa al barolo.
Il conto totale mi è sembrato esorbitante, considerando che il coniglio con le patate l'abbiamo pagato 19 euro, e grappa più due caffè 10 euro, senza parlare dei 3 euro di coperto... Insomma, fossero stati piatti veramente speciali, uno potrebbe dire, si fanno pagare ma effettivamente è una cucina di livello.Non è stato per niente così, cucina nella media, anzi secondi decisamente al di sotto della media, e prezzi alti, con rapporto qualità prezzo sfavorevole. Peccato, c'ero già stato qui una ventina di anni fa e mi ero trovato bene, oggi non posso dire la stessa cosa, e penso che farò passare altri vent'anni prima di tornarci.
Poteva andare meglio..
[lukeforever]
11/11/2013