Appena arrivi trovi una bella veranda che dà sulla strada, ma ieri sera non era molto caldo, e così abbiamo deciso di cenare all'interno, Interno che è arredato in modo moderno, con grandi pannelli di tela con disegnati dei cerchi che richiamano i dischi LP in vinile che si trovano some sottopiatto in ciascun tavolo. ll personale, giovane, è molto efficiente e rapido. Quella che propongono è una cucina particolare, molto variegata, con qualche piatto particolare e che non disdegna anche specialità locali come le crescentine. Buona e ben rappresentata anche la lista dei vini.
Le premesse erano ottime, così come le aspettative, sentiti i pareri di amici che ci erano già stati..
Iniziamo con due antipasti, mia moglie un fritto di porcini e fiori di zucca, con pochi porcini e molti fiori di zucca, assolutamente nella media ; per me invece crocchette di baccalà in salsa aiola, buone per la verità, ma scarse, solo tre, potrebbero servirne di più.
Come primo Angela sceglie maltagliati con prezzemolo e code di mazzancolle, buoni, io invece spaghetti alla chitarra con cipolla Tropea, pomodorini arrostiti e ricotta, non male, forse un po' pesanti.
Saltiamo i primi e ci dedichiamo ai dolci. Madame sceglie una torta di carote, buona, io invece purtroppo mi faccio tentare dalle semisfere di cioccolato con ripieno di pistacchio, servite con un bicchierino di liquore alla liquerizia : non cattive, per carità, ma niente di speciale, e poi piuttosto piccole e tre di numero, a sei euro, mi sono sembrate un po' care.
Come vino ci siamo fatti portare un buon lambrusco reggiano Donelli.
Conto finale 61 euro, arrotondato a 60.
Serata in chiaroscuro, alcuni piatti buoni, altri non all'altezza, qualcuno anche scarso come porzione.
Forse converrebbe scegliere il menù preordinato a prezzo fisso di 25 euro.
Tre cappelli sperando che col tempo, sono ragazzi giovani e con molto entusiasmo, il mio giudizio possa migliorare.
Consigliato!
[tranzollo]
08/09/2013