Cena di “recupero” di S.Valentino con morosa, entrambi apprezziamo la cucina orientale e siccome ultimamente si fa un gran parlare di questo nuovo ristorante giapponese molto figo a Modena decidiamo di provarlo. Mi sono informato prima qui su GM e in seguito anche da altre fonti ed ero quindi consapevole dello stile del locale e della fascia di prezzo sicuramente non economica.
Prenoto il giorno prima per sabato sera alle 20.30 e arriviamo in lieve anticipo alle 20.25. Il locale ha uno stile piuttosto ricercato, oserei dire forzatamente ricercato, minimalista e moderno con colori accesi (dominano il bianco del pavimento ed il verde pisello delle pareti). Mobilio e complementi d’arredo sono sullo stile, candidi e moderni: tavoli bassi con pouf quadrati, alcuni tavoli normali con sedie normali, e pochi tavoli alti con sgabelli.
E’ proprio su uno di questi ultimi tavoli che il cameriere, dopo averci fatto appendere le giacche, ci fa “accomodare”. Il tavolo è alto e gli sgabelli pure, sembra di stare in autogrill o al fast food. La seduta è stretta e costruita in plastica, quindi io coi pantaloni classici in lana scivolavo in continuazione e faticavo a trovare l’equilibrio. La morosa ha purtroppo in questo periodo alcuni problemi al ginocchio e le crea fastidio dover tenere la gamba troppo tempo piegata o distesa, tant’è che quella sera indossava una vistosa ginocchiera sopra le calze. Insomma, questi sgabelli erano scomodi e fastidiosi. Quando il cameriere è ripassato per consegnare i menu ho chiesto se ci fosse la possibilità di cambiare il tavolo spiegandogli che non riuscivamo a stare comodi. La risposta è stata negativa, dato che a suo dire tutti i tavoli erano già prenotati. A quel punto mi sono guardato intorno e non ho potuto fare a meno di notare come il locale fosse vuoto per più di metà dei coperti, dato l’orario. Gli ho quindi chiesto se fosse possibile per loro scambiare il nostro tavolo con uno degli altri prenotati, ma attualmente fisicamente liberi, ed ho ricevuto un’altra risposta negativa.
A questo punto se non fosse stata un’occasione “speciale”, lo dico francamente, mi sarei alzato e me ne sarei andato. Comportamento sgodevole, poco professionale, poco flessibile. Inaccettabile.
Decido invece di provare a mantenere la serata su toni rilassati e, per quello che mi consente il mio umore del momento, tento di sdrammatizzare.
Ordiniamo quanto segue:
- Barca di sushi / sashimi da 50 pezzi, 59€;
- Bottiglia di vino “Sushi wine”, un bianco fermo di produzione spagnola, 15€;
- A seguire un vassoio da 9 pezzi di sashimi di salmone perché ci era rimasta fame, 10,50€.
Il sushi è molto buono. Le materie prime sono davvero di buon livello, qui non si scappa. Menzione speciale al Sashimi, eccezionale soprattutto quello di salmone, polposo, marmoreo e con uno splendido colore. Si scioglie in bocca. Le porzioni non sono in nessun caso abbondanti e con 50 pezzi di questo sushi due persone non si saziano. Non dico che ci siamo alzati con la fame, ma di sicuro c'era ancora posto.
Il vino non è niente di che, un qualsiasi bianco fermo di una regione italiana a caso lo supererebbe di numerose lunghezze. Cibi e vino sono presentati abbastanza bene, la barca è uguale a quella di tutti gli altri ristoranti giapponesi, il vino viene lasciato al tavolo con il “secchio” per preservarne la temperatura, piatti e vassoietti sono squadrati e dal look minimalista. C’è da dire pero’ che -piatti a parte- il coperto è composto da tovaglietta di legno e tovagliolo di carta, e a me il tovagliolo di carta fa un po’ scendere la catena anche perché in questo locale il coperto costa 2,50 euro a persona.
Decidiamo di non prendere caffè né sakè o altri liquori. Niente acqua perché non avevamo sete. Paghiamo il conto: 89,50 euro in due.
Il mio voto finale di 2 cappelli è influenzato ovviamente da come siamo stati trattati in quanto a sistemazione, e altrettanto ovviamente dal conto finale. A mio parere non ci si può permettere di chiedere cifre simili sistemando i clienti su sgabelli scomodi, dotandoli di tovagliette e tovaglioli di carta. Il cibo è buono, questo è indiscutibile, ma dal mio punto di vista il rapporto qualità/prezzo non lo è affatto. Un buon ristoratore dovrebbe impegnarsi per cercare di garantire la qualità dell’esperienza generale al proprio cliente, non soltanto la qualità del cibo. E dal ristorante Zushi, di impegno in questo senso non ne ho proprio visto, anzi ci hanno fatto stare scomodi tutta sera (e intendo veramente scomodi: io continuamente con gambe e schiena in tensione per non scivolare, lei che ogni tanto doveva distandere la gamba perchè il poggiapiedi era fastidioso per via del suo ginocchio).
La mia impressione è che si siano già un po’ “montati la testa” nonostante abbiano aperto da poco. Non tornerò.
Buono
[Gerry]
20/02/2012
Concordo sul fatto che il rapporto prezzo/offerta non sia particolarmente allettante.
Resta il fatto che ciascun esercizio commerciale ha facoltà di scegliere le proprie politiche di prezzo, d'offerta, di stile ecc.
Strumenti come GM potrebbero, poi, consentire al "consumatore" di valutare, preventivamente, se quanto proposto sia coerente con le proprie aspettative.