La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte,
nella borsa porta sempre caramelle e carbone,
per i bimbi buoni e per quelli cattivi,
……devo essere stato cattivo perché oggi mi è toccato il carbone
il locale è in stile moderno chic con sedie in finta pelle bianca e rossa, tavoli in wengè, pareti bianche con faretti ad illuminare le mensole incassate ricavate con cartongesso, appena entri sulla destra un bel bancone anche questo moderno e di fronte il forno per la pizza, al piano inferiore i bagni spaziosi e puliti e il fasciatoio separato da quest’ultimi, molto apprezzato da chi vuol realizzare un’uscita a pranzo/cena senza dover parcheggiare la neoprole, nel complesso un’ambiente elegante che non ti aspetti di ritrovare all’interno di una zona artigianale
arriviamo puntuali alle 12:30 previo prenotazione, ci sono solo un paio di tavoli occupati, ma successivamente si riempirà per un buon 70%, ci portano il menù dove cerco invano gli scialatielli ai frutti di mare memore delle recensioni preventivamente lette, non ci sono, ho pensato che probabilmente li fanno solo alla sera, beh vorrà dire che mi affiderò al consiglio del cameriere e così faccio quando viene a prendere le ordinazioni ma non è molto ben propenso a illuminarci la buia via che stiamo per imboccare, anzi sembra abbastanza scocciato e a fatica snocciola 4 portate, allora ci autoindirizziamo verso un’antipasto misto caldo e freddo da dividere in due e un bis di primi con spaghetti allo scoglio e mezze maniche con sugo di pesce e panna
ordinato le cibarie mi prendo un’attimo per consultare la carta dei vini e la mia scelta ricade su una mezza bottiglia di Ravello che viene aperta al tavolo e versata per l’assaggio ma prima di abboccarlo mi accorgo che ci sono pezzi di tappo che galleggiano, lo faccio presente e me ne viene dato un’altro, ma invece di versarmi del vino nel bicchiere pulito mi allunga nuovamente quello chiedendo se il vino sa di tappo, e vabbè quello che non ammazza ingrassa
dopo una breve attesa arriva l’antipasto in un unico grande piatto composto da
- una capasanta gratinata, dove riesco a riconoscere più il gratin che il mollusco
- una cozza gratinata, come sopra, anche come sapore
- 3 gamberetti in salsa rosa, buoni ma 3!
- una conchiglia con dentro insalata di mare, piuttosto lineare nel sapore
- ciotolina con dentro polipetto, lumachine, vongole e qualche piccola cozza, il tutto troppo salato e con il sughetto piuttosto annacquato
- 3 mezze fette di pancarrè spalmate di burro e con carpaccio di salmone, tonno e pesce spada, boh!
l’impressione è quella che il piatto sia stato preparato prima, molto prima, compresa la parte calda, e poi riscaldata al momento di servire, un piatto che a mio avviso non vale i 16 euro pagati
consumato l’antipasto aspettiamo un po’, forse un po’ troppo considerando che al momento dell’ordine eravamo in pochi, e ci portano prima gli spaghetti allo scoglio, terminato il piatto nello stesso rimaneva acqua di cottura a fare le classiche palline nell’olio, niente di speciale;
e poi subito dopo le mezze maniche con sugo di pesce e panna, buone ma si sa la panna aiuta molto a livellare i sapori e rendere gradevole qualsiasi piatto,
per entrambe le portate la pasta era perfettamente cotta, ma la quantità non esagerata, direi che mettendoli insieme era un piatto di normali dimensioni
per concludere ordiniamo un caffè e una Barozzina da dividerci, che consiste in uno strato sottile di torta Barozzi come fondo, uno più corposo di crema bianca al mascarpone e cioccolato liquido a coprire il tutto, buona
alla cassa pagheremo 52.50,
lo scontrino recita così
2 coperto 4.00
1 ant. Pentolaccia 16.00
2 bis di primi 20.00
1 dolce 3.00
1 acqua 2.00
1 caffè 1.00
1 ½ Ravello 6.50
sulla strada del ritorno pensando alla recensione che avrei scritto già facevo i calcoli di come poter arrivare alla sufficienza, perché non mi piace dare voti negativi, allora ipotizzavo un 3 cappelli tirato, tirato, solo per la presenza del fasciatoio, ma ripensandoci a mente fredda credo che non sia un valido motivo per raggiungere la sufficenza, l’antipasto a mio avviso non era un piatto da servire in un ristorante che propone il pesce come cavallo di battaglia;
se esco di casa per andare a mangiare degli spaghetti allo scoglio mi aspetto di ricevere qualcosa di meglio, di molto meglio, rispetto a quello che mi è stato proposto e in più il servizio non è stato impeccabile, quindi direi che 2 cappelli sono un giusto giudizio
Buono
[carolingio]
06/01/2012
(però, devi averla combinata grossa con la Befana )