La trattoria di Pertini. Così recita l’ingrandimento di Paese Sera appeso e riquadrato sulla parete.
Già qui il nostro Cavalier Gino si è guadagnato un cappello per me.
Quando poi lo vedo girare per i tavoli, circa ottantenne o forse più, piccoletto, a sparecchiare o portare i piattini del dessert con la mano tremante, allora gli verrebbe un altro cappello di diritto.
Il nome originario, pennellato ancora sul muro come si faceva negli anni trenta, era “Bottiglieria da Gino”, poi evidentemente trasformata in assaggio, dal bere al mangiare, nel corso degli anni.
E’ in un vicoletto dietro Montecitorio e con noi, nel tavolo a fianco c’è un noto giornalista del TG1 assieme ad altri colleghi, nel tavolo di fronte due parlamentari noti di cui non faccio il nome… Meglio non farlo, perché ad un altro tavolo di inglesi vicino a noi, un ragazzo che abbiamo intuito (dai suoi discorsi) essere dell’ambasciata americana stava loro spiegando (in inglese) che i nostri parlamentari, nonostante i soldi che prendono, vengono a mangiare qui in questo posticino, forse... non ho capito bene... adesso che hanno adeguato i prezzi del ristorante interno di Montecitorio...
Ma se ci veniva anche Pertini, vuol dire che il posto è ben noto da tempo e quindi la cattiveria è gratuita, loro, per me, possono andare a mangiare dove gli pare.
Invece la critica indiretta sugli stipendi di deputati e senatori non è per niente fuori posto, secondo me, neanche quando si mangia. Questi dovrebbero vergognarsi e non si vergognano... almeno la stragrande maggioranza... si dovrebbe cambiare questo stato di cose, ma sono loro deputati a cambiarle e non lo fanno...
Gabinetto nientedechè, un buco stretto, non molto decoroso, giusto per i parlamentari.
Cameriere simpaticissimo e disponibile, ci trova subito il tavolo migliore, un po’ più largo di quello striminzito che ci era stato inizialmente assegnato. Qui bisogna assolutamente prenotare. L’ambiente è molto piccolo, tavoli stretti, gran caciara, se qualcuno ci mette le cimici, con tutti sti parlamentari e sti giornalisti, chissà cosa salta fuori... Ma l’ambiente è anche piacevole, con tante cosucce appese, quadri attaccati alle pareti, frasi fatidiche per maggnare e bere a volontà.
Di primo ordiniamo tonnarelli cacio e pepe, e poi un piatto di lasagne con i carciofi.
I tonnarelli, sono come i bigoli, leggermente più fini, fatti però con l’uovo. Sugo favoloso, poi arriva il signor Gino con la grattugia e un pezzone de pegorino per un’ulteriore spolverata che fa lui stesso eppoimmedice, indicando col dito: “Li maggni adesso...”. Buonissimi, cotti alla perfezione. E buonissime anche le lasagne, con un filo di besciamella, ottimo il ripieno di carciofi.
Da bere ci facciamo portare mezzo litro di Morellino di Scansano della casa, buono, scivola giù bene. Quello che ci è stato portato non è un vino di qualità, ma non è male e ci sta bene a pasto.
Con il vino una bottiglia di acqua Nepi, effervescente naturale.
Il cameriere è veramente bravo e, dopo averci detto, dubbioso, che la coda alla vaccinara era probabilmente finita, va in cucina a sincerarsi e torna poi con un bel piatto e tre bei pezzettoni di codona in un sughetto delizioso di pomodoro e verdurine (sedano, cipolla e carota). Probabilmente non ne avevano tanta da riproporla nel menu, ma per noi due andava più che bene.
Sufficientemente sazi, anche in considerazione delle molte miglia da fare a piedi in città nel pomeriggio, ci fermiamo qui con il cibo.
Pure qui le sorprese non sono finite. Il conto è di 31,50 euro in due!!!
Ok?
Nemmeno per idea... sconto: 30 euro.
Ricordo che siamo nella capitale d’Italia, in pieno centro, vicino al Parlamento... roba da non credere. Anche volendo togliere i due cappelli teorici iniziali, per Pertini e per il Cavalier Gino, rimane la simpatia del posto, un’ottima cucina ed un prezzo strabiliante. Forse il vino servito non era il top, ma anche questo tipo di offerta fa parte della cultura locale, come abbiamo avuto modo di verificare il giorno successivo, in giro per i castelli.
Se andate a Roma, questo non lo potete mancare, ha mantenuto la spontaneità e la tradizione, e non si è fatto deviare dalle tentazioni turistiche, pur trovandosi in un luogo molto, ma molto tentatore.
Imperdibile!!!
[zingaraia]
05/01/2012
non dimenticare trastevere, un ristorantino meglio dell'altro e una carinissima chiesa da visitare.
buona permanenza a roma, è sempre adorabile!