"Locanda-Ristorante La Gazzella, a Gorzano di Maranello,nuova gestione, aperto da Sabato 30 luglio..."- annunciava la pubblicità di una radio locale."La Gazzella? La mitica piola dove andavamo da giovani a fare baldoria?"- mi sono detto - "Bisogna che ci torniamo". E così domenica sera con mia moglie siamo ripassati lì, nel posto dimenticato delle prime giovanili crapule, chiuso ormai da diversi anni. Arrivati, ci siamo subito accorti che era cambiato tutto. Il vecchio stabile era stato demolito ed aveva fatto spazio ad uno nuovo, più ampio, che prevede anche alcune camere per gli ospiti. Il giardino dove si stava d'estate,non ha più gli alberi e neanche la ghiaina, ma una grande veranda con teli bianchi arredata in modo moderno e molto elegante e col pavimento di ceramica. Il dehors è effettivamente suggestivo, spots luminosi ben collocati, rampicanti sostenuti da griglie verticali di ferro, vasche dove crescono piante variegate. Dal dehors si vedono attraverso grandi vetrate le sale interne che abbracciano quasi ad anfiteatro la veranda, in una disposizione del tutto particolare. Arredate in modo moderno "minimal", le sale interne sono completamente bianche,con le pareti nude, forse un po' freddine(devo dire la verità? A me questo arredamento mminimale mette una tale tristezza...). Fuori invece, dove scegliamo di cenare, è veramente elegante ed intimo, tavoli lontani e cena a lume di candela. I camerieri, tutti rigorosamente col grembiulone nero, arrivano rapidamente a portarci la lista. Il menù prevede una cucina locale rivisitata e qualche estensione extraregionale, oltre naturalmente agli immancabili gnocco e crescentine. Buona la lista dei vini con una discreta varietà di lambruschi e di etichette di bianchi e rossi nazionali.
Ordiniamo come antipasto una tartare di fassona piemontese battuta al coltello ed un piatto di radicchi con pancetta abbrustolita. Ottima la fassona, carne molto buona e tenera, servita in modo raffinato : al centro del piatto la tartare con un tuorlo d'uovo nel mezzo, ai lati quattro fette di limone con sopra quattro salse differenti. Buoni anche i radicchi con la pancetta, che rimandano ad una vecchia ricetta dei nonni sempre gradita.Continuiamo con gnocco e crescentine. Un po' unto il gnocco, decisamente meglio le crescentine, non troppo secche nè con troppa mollica. Buono anche il piatto degli affettati (prosciutto, coppa, salame, mortadella), tutti di qualità. Buona anche la cunza, un battutto di pancetta, e gradevoli anche le marmellatine sacrificate per fagocitare le ultime crescentine rimaste. Come vino abbiamo scelto un ottimo Grasparossa Manzini l'Acino. Terminiamo con due caffè. Il locale è indubbiamente elegante e di classe, niente a che vedere con la vecchia piola del passato, il rapporto qualità prezzo discreto. L'aspetto al varco quest'inverno per una seconda spedizione.Per adesso mi fermo a 4 cappelli.
Consigliatissimo!!
[Reginalulu]
08/08/2011
Se hanno anche camere aggiungo anche il servizio, ma, per azzeccarlo bene, secondo te più bed & breakfast o più albergo?
grazie mille