Dove andiamo a cena questa sera?
Dopo qualche indecisione optiamo per il “Cervetta”, nel pieno centro di Modena. Né io, ma nemmeno mia moglie abbiamo avuto l’occasione di averlo già frequentato.
Il locale è molto conosciuto e non essendo molto ampio consiglia la prenotazione. E così, giustamente, facciamo… mi meraviglia un po’ il fatto che venga richiesto un recapito telefonico di chi prenota un tavolo ma poi, ripensandoci, credo sia giusto responsabilizzare il cliente almeno a disdire la prenotazione qualora si verifichi un cambiamento di programma!
Ci accomodiamo in uno dei tre tavoli da due nel divanetto disposto in fondo alla sala. Le dimensioni del tavolo (rettangolare) sono davvero molto limitate e ciò “imbrana” non poco i movimenti necessari allo svolgimento della cena; qualche centimetro in più, rendendolo quadrato, sarebbe sicuramente auspicabile. L’ambiente è piacevole, arredato semplicemente, dai colori chiari e caldi con qualche nota di colore alle pareti data da alcuni dipinti astratti d’avanguardia.
L’oste si dimostra molto gentile anche se poco propenso alla chiacchiera… ma questo non è certo un problema.
Il menù è decisamente interessante e ricco.
Essendo la prima volta in assoluto in questo locale optiamo per l’antipasto “Cervetta” confezionato per due persone che, essendo composto dai principali salumi tipici modenesi, sembra essere il “must”: infatti, prosciutto, pancetta, ciccioli montanari, coppa ben stagionata, mortadella a cubetti, Parmigiano Reggiano e cipolline in aceto balsamico risultano molto godibili e decisamente in quantità.
Mia moglie opta, quale secondo piatto, per la cotoletta “Cervetta” letteralmente ricoperta di rucola, pomodorini, cipolla sottile e aceto balsamico di Modena. E’ immensa, spessa il giusto e fritta divinamente! Il solo profumo della cipolla tagliata davvero molto sottile merita un dieci e lode. Dovrò sforzarmi anch’io per aiutarla a lasciare il piatto vuoto…
Io opto invece per un cotechino alla piastra accompagnato da purea di patate ed insalata con uva sultanina; ho molto gradito ed apprezzato questo piatto, anche per il coraggio di proporlo in piena estate! Esiste questa credenza che il cotechino o zampone siano pesanti da digerire in estate… ma non penso lo possano essere più di tante porcherie che si ingurgitano senza troppo pensarci.
Dunque, onore al merito, ed il piatto, composto da tre fette di cotechino grigliato, qualche cucchiaiata di buona purea di patate spolverata di pepe ed una collinetta di insalata ben condita con uva sultanina, mi ha entusiasmato.
Siamo letteralmente affogati di cibo senza aver nemmeno pensato ai primi ed ai dolci.
Una bottiglia di Gutturnio vivace Valtidone, fresco, accompagna più che degnamente questa certo non leggerissima cena.
Un’acqua naturale ed un caffè.
Questo il conto finale:
- coperti – 6,00
- vino - 9,00
- acqua - 3,00
- 2 antipasti - 20,00
- 2 second1 - 29,00
- caffè - 2,00
totale - 69,00
Il conto finale è discreto ma credo che la qualità dei cibi e la tranquillità dell’ambiente lo giustifichino sicuramente. Da riprovare per i primi (tutti della tradizione modenese) e per gli innumerevoli altri secondi piatti tutti, davvero, molto allettanti.
A presto.
Consigliatissimo!!
[coste66]
31/07/2011