In questo fine settimana sembra che tutta GM si sia recata ai Sassi di Roccamalatina Io non li avevo mai visti, così quando gli amici di GM joy ed emmaphil mi propongono una gita fino al parco di Roccamalatina, accetto molto volentieri.
Ci troviamo vicino a casa nostra alle 10,30, tempo un’ora e siamo già in vista dei Sassi. Come sono belli: svoltata la curva mi appaiono in tutta la loro imponenza. Mamma mia, sono altissimi, giganteschi, levigati, veramente spettacolari! A questo punto è d’obbligo (un obbligo piacevolissimo, eh) fare una passeggiata nel bel parco che si addentra in un bosco fitto fitto e verdissimo. Scegliamo un percorso breve, non essendo gran camminatori in montagna, e seguiamo il sentiero tra gli alberi, veramente bello. Emmaphil dà anche la caccia alle fragoline di bosco e ne trova ben tre.
“Non mangiatele che vi rovinate l’appetito” scherza joy.
Impossibile, sono troppo buone!!!
Terminata la bella passeggiata, raggiungiamo il vicino ristorante “Santina”, una tipica trattoria di montagna dove fanno cucina tradizionale, pasta fatta in casa e domenica sera anche i borlenghi.
Joy ed emmaphil c’erano già stati per capodanno, noi mai. Il posticino è delizioso, alla buona, familiare. Una sala ampia tutta di legno e pietra a vista, come è facile trovare in montagna, oggetti in rame e ferro e vecchie stampe ovunque. Un ambiente rustico e grazioso. Peccato solo per le tende pesanti che impediscono di vedere l’esterno e tolgono anche parecchia luce.
I bagni sono ampi, curati e puliti. Ma per arrivarci si passa in una saletta adibita a “sobborgo” della cucina dove hanno mangiato a turno signori anziani e giovani di famiglia.
A parte il disordine di questa saletta e di quella dove ci hanno fatto il conto, l’ambiente è ordinato, pulitissimo e curato.
Qui la gestione è familiare: la mamma è in cucina (non è la Santina, quest’ultima purtroppo è morta pochi anni fa credo e i figli hanno continuato l’attività), il marito della cuoca, il figlio e il nonno di quest’ultimo servono ai tavoli. Il servizio è molto cortese e informale, sembra di stare a casa e la cosa mi piace.
Appena accomodati, un cameriere ci elenca la lista dei primi, tutti tradizionali, dalle lasagne ai tortelloni, dalle tagliatelle ai tortellini. Noi chiediamo un bis: tortellini in brodo e tagliatelle ai funghi. Da bere, una bottiglia di acqua frizzante (che diverranno due) e una di buon Pignoletto di una cantina di Castello di Serravalle, fresco e frizzante il giusto, che si lascerà bere volentieri!
Nell’attesa dei primi, io che ho già adocchiato il ricco buffet di verdure propongo un giro al suddetto buffet. Emmaphil si “sacrifica” ad accompagnarmi, ma presto anche i due ometti ci seguono. Riempiamo ben bene il piattino con verdure di vario tipo: pomodori e melanzane ripieni e gratinati, patate, biete con prosciutto, tartine, spinaci etc…
Il tempo di mangiare l’antipasto e arrivano i tortellini. Io che ero un po’ scettica sul mangiare tortellini in brodo a giugno mi ricredo: sono eccezionali!!!! Minuscoli a dir poco, ben chiusi e cotti altrettanto bene, sono saporitissimi. Il ripieno di carne è gustoso, il brodo è di quelli “veri” e ottimo, insomma un piatto veramente riuscito, avrei fatto volentieri il bis. Anche i miei commensali gradiscono molto.
Arrivano le tagliatelle: abbondanti, con tanti funghi, fresche, ben cotte, prelibate. Spazzoliamo anche queste ma rinunciamo al bis offertoci dal cameriere per poter mangiare i secondi.
Qui le nostre scelte si dividono. Io ordino una grigliata mista di carne (bistecca di manzo, di maiale, salsiccia e wurstel): carne tenera e saporita, ben cotta; emmaphil cede alla tentazione di ritrovare i sapori dell’infanzia e sceglie il pollo fritto; scelta azzeccatissima, le cosce e le ali sono deliziose! Carne tenera e polposa, panatura croccante, fritta perfettamente: durante il viaggio di ritorno emmaphil continuerà a dire soddisfatta quanto era buono quel pollo!
I due maschietti scelgono invece filetto ai porcini. A parte il malinteso del cameriere (che credeva che la carne fosse per uno da dividere tra i due uomini), subito risolto, arrivano i due filetti, alti, grossi ma morbidissimi, sommersi da tanti buoni porcini. Mauro e joy sono molto soddisfatti.
Non paghi, ordiniamo anche due porzioni di patatine fritte da dividerci in 4: patate vere, tagliate a spicchi grossi e irregolari, non unte, morbide dentro e croccanti fuori, buonissime.
Concludiamo il lauto pasto con 4 caffè, 4 dolci e un grappino per joy. La lista dei dolci è lunga e invitante. Emmaphil e Mauro optano per una crostata fatta in casa, con la loro marmellata di ciliegie: pasta frolla morbida, marmellata golosa, una torta semplice ma squisita. Joy prende un dolce mattone, se ricordo bene, e mi sembra gli sia piaciuto. Io per una volta sto “leggerina” (si fa per dire): coppetta ai frutti di bosco con panna montata. Fresca e deliziosa.
Il pranzo è stato veramente gradito da tutti noi e il prezzo speso è di soli 25 euro a testa: molto bene!
Visto che siamo seduti da un po’, usciamo a respirare aria buona e a sgranchirci le gambe. Fuori si sta benissimo, all’ombra c’è un’arietta piacevole, il panorama è splendido e l’aria è così asciutta e pulita che non vorremmo più andarcene. Ma è tempo di far ritorno, purtroppo, nell’afosa pianura. Prima però facciamo sosta a Vignola, dove visitiamo il suo bellissimo castello. Io ci torno sempre volentieri, ma quante scale mamma mia!!!
Dopo tante chiacchiere, stavolta torniamo davvero a casa,verso le 19.00. Una bellissima giornata, in cui ho visto finalmente i Sassi (per chi non c’è mai stato, meritano una visita), ho rivisto Vignola e ho mangiato tanto e bene. Ringrazio joy e emmaphil per la piacevolissima compagnia. Alla prossima!
Consigliatissimo!!
[carolingio]
20/06/2011
Me lo segno, per quando ci andrò col falchèto in visita ai parenti