Avete mai percepito, entrando in un locale, di sentirvi fuori posto, fuori tempo e fuori luogo? E' la sensazione che mi ha assalito appena passata l'entrata, nonostante fossero con me due indigeni di queste parti.
Il sentore è che questo albergo sia qua da molto tempo, potrei anche sbagliarmi non ne conosco la storia, ma la carta da parati erano veramente anni che non la vedevo, soprattutto in un ristorante.
La sala principale è ricavata in quella che probabilmente era una parte della hall, quindi gli spazi sono notevoli, i tavoli ampi e distanziati. Nell'apparecchiata c'è tutto ma niente più dell'indispensabile.
A parte noi, tutti gli altri presenti (pochi), mangiano pizza, direi che il sabato sia dedicato a questo piatto.
Invece contro corrente come sempre, chiediamo cosa offre il ristorante.
La gentile ragazza che ci serve chiede in cucina, al ritorno ci vengono elencati i primi: tagliatelle al ragù, tortelloni burro e salvia e tortelloni alla boscaiola.
Poi i secondi: arrosti misti o scaloppine alla pizzaiola.
Ed infine i contorni: patatine fritte.
Stavo per dire :"ok porta tutto", quando nello slancio vengo fermato dal mio amico con un: "cerchiamo di non farci riconoscere anche qua....", mi sembra giusto... quindi vada per una ben più morigerata porzione di tortelloni alla boscaiola seguita da scaloppine con patatine.
Il terzo compagno decide invece di allinearsi con il resto degli avventori e ordina una bufala e pomodorini.
Un Salamino di Santa Croce per i primi ed un Sorbara dopo, peccato un pò troppo amabile.
Una stria come antipasto che praticamente non ha fatto in tempo ad "atterrare" sul tavolo, data la fame atroce.
Tortelloni veramente con un ottimo ripieno di ricotta, il sugo invece, troppo rappreso, non rendeva onore alla pasta.
Buone anche le scaloppine, anche in questo caso però la salsa di pomodoro che le ricopriva, aveva lo stesso difetto del sugo, decisamente troppo rappresa.
Patatine discrete, purtroppo non particolarmente abbondanti.
Saltiamo i dolci, passiamo ai caffè poi seguiti da un paio di giri di amari a testa (jager, limoncino e montenegro).
A capa sono 26 euro.
Non saprei... la sensazione è stata strana, il cibo non è male ma probabilmente gli autoctoni avranno percezioni differenti.
Alla prossima.
Buono
[bicio]
11/06/2011