Lunedì dell’angelo e di ritorno da una passeggiata a Sestola decidiamo di fermarci per una bella mangiata al Pastore, locale che già conosciamo da diversi anni ma, da quando si è trasferito a Festà non abbiamo più avuto molte accasioni di andarci
siamo in 4 e ci presentiamo puntuali alle 19:30, parcheggiamo proprio a ridosso della voliera con i pappagallini che, dopo averci visto scappano tutti dentro .....mah saremo così brutti!
entriamo e subito ci accoglie il proprietario che ci fà accomodare al tavolo, il locale ha le fattezze di un fienile ed è stato ristrutturato creando un bellissimo soppalco con grossi travi di legno, dove in teoria si potrebbe anche mangiare ma in tanti anni non ci ho mai visto nessuno sopra, la parte esterna è stata ampliata con una tettoia che d’inverno viene chiusa con teloni di plastica mentre d’estate si può godere della frescura che scende dai monti sovrastanti, il bagno è rustico,spazioso e pulito, mentre è assolutamente da eliminare l’angolo cassa/bar, rimanenza di una cucina degli anni 80; in linea di massima non è un locale particolarmente elegante, ma al pastore non ci si và per questo
breve occhiata al menù e per non sbagliare ordiniamo i classici
tris di primi
- Tortelloni burro e salvia
fatti a mano con una sfoglia molto sottile e ripieno di spinaci e ricotta cosparsi di burro fuso con qualche pezzetto di salvia fresca sopra, molto delicati
- Gnocchi verdi
palline di ricotta e spinaci che si sciogono in bocca , condite sempre con burro fuso, quando è periodo li fanno anche con la zucca
- Orecchiette al pomodoro
con pomodoro e ricotta, servite in abbinamento con un cestino di tigelle per fare la scarpetta finale
tutti i primi arrivano in rapida successione, forse anche un pò troppo rapida, e io che ero l’addetto alla “spazzolatura” dei vassoi facevo un pò fatica a tenerci dietro, ma con impegno e dedizione sono riuscito a completare la missione
dopo prendiamo la Tigelleria che comprende
- Tigelle integrali, 25/30 pz, a prima vista sembravano troppo cotte e secche, invece erano morbide e cotte alla perfezione, non altissime e con la giusta quantità di mollica
- Gnocco fritto sempre con farina integrale 20/25 pz, di dimensioni 10x10 circa molto buono e per niente unto
entrambe molto apprezzate anche il giorno dopo, sopratutto il gnocco che, anche freddo era una vera bontà
- Affettato misto
un vassoio di affettato con salame, ciccioli,coppa e prosciutto, quest’ultimo veramente ottimo, morbido e saporito
- Cunza per le tigelle
- Caprino fantasia
viene portato una scodella con dentro un pezzo di caprino, di consistenza simile alla ricotta, già condito con olio d’oliva e quello che a me sembrava erba cipollina, ma poteva anche essere prezzemolo e olio piccante, ho provato a chiedere gli ingredienti, ma il proprietario si è limitato a definirlo “Caprino Fantasia”, il tutto deve essere amalgamato con la forchetta fino ad ottenere un’impasto omogeneo con il quale farcire le tigelle, il sapore si potrebbe paragonare a quello della salsa allioli ma più delicato, anche se esce deciso il gusto dell’aglio, ricetta proveniente da Porto Venere, come ci ha spiegato lui
dopo averci portato le tigelle e gli affettati la cameriera si rivolge alla mia compagna e gli chiede se visto che non poteva mangiare affettati le faceva piacere se metteva avanti immediatamente il formaggio alla piastra e le verdure grigliate(di solito vengono servite a distanza di 15 minuti dagli affettati), noi ci guardiamo in faccia e non capivamo il motivo di questa domanda, e lei vedendoci perplessi ci chiede conferma del fatto che fosse in dolce attesa ......ahh ecco adesso era tutto chiaro, visto che nessuno aveva menzionato la cosa non avevamo collegato,
complimente per l’occhio ......e per il coraggio
questa osservazione ha fatto molto piacere alla Sabry, è appena entrata nel 5° mese ed è quel periodo dove a volte non è ben chiaro se sia incinta o abbia mangiato un piatto di tortelloni di troppo, quindi tutte le volte che dobbiamo uscire c’è il solito ¼ d’ora (a volte anche ½ ora) di paranoia tra guardaroba e specchio
dopo un paio di minuti arrivano
- Verdure alla griglia
un vassoio con melanzane, peperoni, zucchine, e del radicchio trevigiano saltato sulla piastra con cipolla e salsiccia, condito con un filo di aceto balsamico
- Formaggio alla piastra
una fetta di caprino bello caldo con crosticina nera e accompagnato da miele millefiori, una vera bontà
veramente un’ottimo servizio, durante tutta la serata la cameriera è venuta più volte a chiedere se ne avevamo abbastanza, inoltre abbiamo chiesto della nutella, ma visto che essendo un’agriturismo non possono tenerla ci ha portato una ciotola con degli ovetti di cioccolato al latte e fondente, un gesto molto apprezzato
il proprietario è un’ottimo padrone di casa, di compagnia ma mai invadente, ogni tanto veniva per sincerarsi che tutto andasse bene e durante queste visite abbiamo parlato dei suoi figli Enea e Spartaco e di come ha deciso di usare quei nomi;
dei lupi che ormai sono tornati a far parte della fauna locale e non solo visto, che sono stati avvistati più volte anche nella zona di Castelvetro, cosa non particolarmente gradita visto che non si possono certo definire degli affettuosi cuccioloni;
di quando andava a scuola nel castello di Levizzano e del detto “ Te batzè coun l’aqua dè rè Begher” http://www.levizzanorangone.it/leggende.html);
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inoltre a fine pasto eravamo talmente sazi che non abbiamo ordinato il dolce e lui ci ha fatto portare un piattino con assaggi di zuppa inglese, delicata ricottina con frutti di bosco, e dolce salame non eccessivamente dolce ma morbido, credo fatto con cacao fondente
a forza di divagare mi stavo quasi dimenticando del beveraggio, rimedio subito
- 2 bottiglie d’acqua
- 1 lambrusco grasparossa di Levizzano Tenuta Stufanello, abbastanza corposo e non molto frizzante
prezzo finale alla cassa 90 euro
insomma una bella serata in compagnia di amici in un locale dove buon cibo, cordialità, simpatia sono di casa,
che dire 5 cappelli tondi tondi
Imperdibile!!!
[joy]
28/04/2011