Dopo aver lavorato a Verona per diversi anni (cinque fissi, avànt-indrê tôt i dè, più altri 2-3 solo alcuni giorni la settimana) si potrebbe lecitamente pensare che abbia definitivamente depennato la località scaligera dalle mie mete per il tempo libero.
Peraltro non si può negare che Verona sia una gran bella città, tant’è che ogni tanto ci ritorno volentieri con mia moglie. E questo è successo anche ieri.
Bene, dove abbiamo pranzato ?
Propongo una cotoletta alla Trattoria La Colonna- locale piacevolmente rustico,ma curato - che propone vari piatti (altre volte ho preso un ottimo filetto ai porcini), ma dove la specialità è la cotoletta, che si può scegliere per
dimensione:
- “piccola”, cioè grande come l’intero piatto
- “media”, all’incirca un foglio A/4
- “grande”, in pratica, come una pizza
condimento:
classica, cioè solo impanata
Trevigiana: radicchio e gorgonzola,
Francescana: pomodori e rucola,
Valdostana: prosciutto cotto e fontina
Boscaiola: porcini e grana
Salamino: salsa di pomodoro, grana e salame piccante
Più altre 2 o 3 che non ricordo.
Ordiniamo:
mia moglie una media classica, con contorno di verdure cotte miste (zucchini, bietole e cicoria saltati in padella e cavolfiore gratinato),
io una valdostana piccola, con una porzione di patate al forno.
Il tutto innaffiato da ½ di rosso della casa (che per esperienze precedenti sapevo essere assai potabile) e da una minerale gassata.
L’attesa, obiettivamente, non è brevissima (20-25 minuti, il locale è sempre strapieno) ma finalmente arrivano i nostri piatti e il vassoio con la cotoletta di mia moglie (io l’avevo avvertita…) e possiamo scatenare l’offensiva.
Ottime entrambe, sottile e croccante – ma non asciutta - la classica, più morbida e saporita la valdostana.
Pregevoli anche i contorni.
Come da copione la moglie deve essere aiutata a finire la “media” e io non mi tiro certamente indietro.
Concludiamo con un caffè (per lei) e una grappa di moscato (indovinate per chi…), lasciamo il tavolo a un’altra coppia di avventori in attesa e – pagato il conto di 45 euro – riprendiamo la passeggiata veronese.
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Nota storica la cui lettura è assolutamente facoltativa:
La mia prima esperienza di cotoletta veronese ebbe luogo diversi anni fa nel locale gemello, ovvero L’Altra Colonna
che propone in pratica le stesse pietanze. Al tempo, ignaro di ciò che mi aspettava, ordinai:
- tagliatelle ai funghi, la cui quantità era esorbitante anche per un (più) giovane Vejo (e ho detto tutto),
- cotoletta media con porcini e grana, contornata da patate al forno.
Al termine (perché finii tutto) la cameriera mi chiese se avevo bisogno d’altro.
“Si – risposi io – di un notaio, perché devo fare testamento………”
Consigliatissimo!!