Pranzo domenicale alla Cavaliera, di Solignano. La giornata è molto calda, ma si mangia comunque all'interno. In effetti il locale (una stalla di una volta molto ben ristrutturata), è fresco e accogliente.
Sul tavolo c'è un foglio col nostro nome (dato al momento della prenotazione) e col menu -fisso- del giorno. Un simpatico benvenuto. Ma ancora più simpatico è l'antipasto: gnocco fritto (una montagna) con salame e parmigiano. Il gnocco è un po' secco, il salame è un po' anomalo ma comunque è un antipasto di nostro gradimento.
Tris di primi:
- tortellini in brodo: molto buoni, faccio un appunto al brodo per me un po' poco grasso -non per mia moglie che l'ha trovato perfetto
-Risotto alla Cavaliera, questo dice il menu, in effetti un risotto all' aceto balsamico. Per noi il meno riuscito dei primi: il riso è leggermente scotto, e l' aceto balsamico sarà anche un'eccellenza del nostro territorio, ma con solo il riso bohh.. ci sembra prevalga troppo come gusto, forse andrebbe accompagnato
- tortelloni di ricotta e spinaci, buoni buoni.
Passiamo ai secondi:
-Arrosto di maiale e pollo: veramente gustosi. Buonissimi entrambi, c'è poco da aggiungere.
-Roast beef di manzo. Questo arriva dopo un po' di attesa dopo aver finito gli arrosti. Quando i discorsi al tavolo erano del tipo:
"ma... non ci hanno portato il roast beef che era scritto nel menu..."
"e meno male male...io sono già piena"
-"eh anch'io...."
E infatti puntuale arriva il roast beef. E questo è sicuramente il piatto (tra i tanti che ci hanno portato) del giorno: tenerissimo, ma anche buonissimo come gusto. Tant'è che anche mia moglie mangia tutta la sua porzione (mannaggia....), nonostante si fosse dichiarata pienissima 5 minuti prima.
Con i secondi ci sono anche due contorni: un' insalata verde (un po' triste ma quando c'è di meglio al tavolo passa inosservata) e delle patate fritte (di quelle surgelate, che onestamente c'entravano poco col resto)
Devo segnalare che per ogni portata, dall'inizio alla fine, ci è stato chiesto se volevamo il bis, rifiutato perchè le dosi sono già da campioni anche per due mangioni come noi.
Dopo una giusta attesa arrivano i caffè con i dolci: si tratta di 4-5 pezzetti di crostate diverse, buoni o molto buoni.
Per concludere in bellezza c'è un tavolino self-service con grappa, nocino, limoncino, archibugio (io ho provato questo... Bum!!)
La spesa finale è stata di 50 euro -il prezzo penso che sia fisso-, comprensivo di una bottiglia d' acqua e una di bianco della casa (un Trebbiano non entusiasmante)
Per concludere, quest'agriturismo (a differenza di altri che ci sembrano più ristoranti) ci è davvero piaciuto per la genuinità -oltre che per la bontà- dei suoi piatti, oltre che dei suoi gestori: al tavolo ci hanno servito dal nonno (dopo che aveva finito di mangiare di fianco a noi) alla figlia (cortesissima) al nipote di pochi anni (un po' timido ma si farà!!)
Consigliatissimo!!