Mini vacanza di due giorni (un po' sfasati rispetto al calendario pasquale) per staccare un po dopo il periodo intenso del trasloco, e ripartire col massimo della spinta i primi di aprile nella nuova sede. La destinazione e' uno dei miei luoghi del cuore, una di quelle coordinate in cui, non si sa perche', mi sento bene: la nostra riviera adriatica, piu' esattamente Rivazzurra. Partiamo da casa con ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia (non riesco mai a mollare il lavoro all'ora prevista, c'e' sempre un'ultimissima cosa da sistemare..) e arriviamo all'albergo alle 12 abbondanti. Il cielo e' grigio e minaccia pioggia, esattamente come l'avevamo lasciato a Modena. Prima di partire per il pomeriggio di shopping selvaggio a Rimini, scelgo come prima pausa pranzo Il Moccolo, in cui ero gia' stato qualche anno fa. In una via laterale rispetto al lungomare, ha l'aspetto della tipica pizzeria di riviera, una veranda che si e' sempre piu' estesa e consolidata negli anni fino a diventare un vero e proprio stabile. Un open space molto grande (a occhio, credo piu' di 200 coperti) con bancone frigo con pesce esposto, acquario di notevoli dimensioni e mega griglia a vista, lato strada, dove di continuo vengono cucinati pesci di vario tipo (data la mia allergia, non me ne interesso un granche'). I tavoli sono apparecchiati con due bei bicchieri, tovaglioli di tessuto spesso e tovaglie dello stesso colore (che pero' non so riferirvi… c'e' stato un lungo dibattito tra " salmone", "pesca", e ho accuratamente evitato di esprimere le mie definizioni "giallo scuro" o "arancio" ). Optiamo per la pizza, rimandando alla cena un approccio piu' intenso alla cucina. Ai frutti di mare per mia moglie, gorgonzola e speck per l'erede e bufala e pomodorini per me. Il cameriere, estremamente veloce nel suo modo di fare (evidentemente sono abituati ai grandi afflussi e, nonostante oggi ci fossero solo pochi tavoli occupati, l'impronta all'efficienza rimane), ci porta un cestino di stria appena sfornata per accompagnare la lettura del menu. Il menu non e' lunghissimo, la sezione pizza ne conta una dozzina, meglio cosi'…nei menu troppo lunghi mi perdo e dopo minuti e minuti di lettura cado sempre su una napoli Due birre medie e una naturale che arrivano in fretta; un po' meno in fretta le pizze, ma siamo in vacanza e aspettiamo volentieri qualche minuto in piu'. Le pizze arrivano, e sono del tipo sottile (la mia, in modo particolare); quella ai frutti di mare e' molto ben condita e, pare, anche molto buona, cosi' come quella di mia figlia. La mia non mi entusiasma particolarmente, pur essendo buona: i pomodorini non sono molto saporiti, la pasta pur buona e' davvero molto sottile e si sgretola nella piegatura. Due caffe' buoni e due grappe Prime Uve per concludere. 49 Euro in totale cosi' suddivisi: coperto 3 x 1,50 frutti di mare 8 tirolese 7,5 mediterranea 7 birra media 2 x 4,50 acqua 2 caffe 2 x 1,50 grappa 2 x 4 Tra i due e i tre cappelli, che arrotondo a tre: non indimenticabile ma ci posso senz'altro tornare.
Consigliato!