Dopo una passeggiata in centro a Bologna, ormai affamati, ci fermiamo a pranzo in questa libreria-ristorante. Il locale si divide su 4 piani, adibiti per la maggior parte a libreria. Al piano primo, oltre alla sezione di letteratura culinaria, e' possibile pranzare con presidi slowfood. Dopo un po' di attesa, ci fanno accomodare ad un piccolo tavolino, in mezzo a scaffali carichi di confetture, conserve e sottoli. Il menu e' limitato, ma ricercato. Ci sono cinque antipasti, cinque primi, cinque secondi, qualche piatto di formaggi e cinque dolci, oltre ai piatti del giorno, segnati in lavagna. La scelta varia da piatti di salume casereccio, pasta di semola di grano duro condita con sughi della tradizione, carne di fassona cruda o cotta, qualche pietanza vegetariana e qualche piatto di pesce. Ordiniamo: 3 taglietelle all'uovo con ragu' alla bolognese, 1 piatto di carne cruda con insalatina, 1 piatto di verdura cotta ( cavolo nero, pure' e cime di rapa) e 2 piatti di affettato. Da bere una bottiglia di naturale e due bicchieri di Ribolla gialla. Le tagliatelle sono abbondanti e il ragu' saporito, il mio antipasto di carne cruda e' piacevole, ma piuttosto scarso, cosi' come le porzioni di verdura e di affettato. Chiediamo, incuriositi, un sorbetto alla pera, ma rimaniamo con la curiosita' perche' si scordano di portarlo e noi ci stufiamo di attendere. Diciamo che l'idea e' carina e l'ambientazione particolare, il cibo piacevole e qualitativamente apprezzabile, ma l'attesa, il servizio e il conto finale mi consentono di attribuire solo tre cappelli.
Consigliato!