Con un amico ed i rispettivi figli siamo andati alla sagra di Guiglia. So benissimo che i primi
borlenghi non vengono mai bene... e so con altrettanta certezza che ad orari normali le code diventano lunghissime nonostante i 58 bruciatori e numerosi borlengai... aprono alle 18, arrivo alle 18.30 ed alle 19 sto mangiando il primo borlengo. DELUSIONE!!! poco cotto, troppo alto, morbido, quasi crudo ovunque, condito... no... non è condito... bagnano uno pseudo-pennello e ce lo girano sopra... vabbè che è una sagra paesana basata sull'impegno di volontari (o almeno credo) ma se esce male (e non voglio infierire) non lo si deve dare da mangiare agli avventori! Lo riferisco alla ragazza che prende le ordinazioni mentre
Porto l'ordinazione successiva e mi risponde fugacemente che i primi non vengono mai bene... ma vaaaaaaaa... Il secondo è migliore, si merita un 4 come voto. Non desisto e ne prendo un terzo che risulterà buono!!!! incrediiiiiibbileeeeeeeeeeeee.
Rinfrancato da quest'ultimo prendo il quarto che purtroppo giudicherei come il secondo per gli stessi motivi del primo, solamente un po' meno accentuati. Di contro il prezzo di 1.80€ è ragionevole (vorrei anche vedere il contrario!); lo
gnocco fritto è buono, tipico della tradizione montanara, quindi corposo al centro e non due veli vuoti all'interno; e le
crescentine nonostante le picole dimensioni sono ottime: 'crosta' fragrante all'esterno e morbide ma cotte all'interno, condimento eccellente sotto tutti gli aspetti. Se fosse una recensione (si può recensire?) ballerei tra 0 ed 1 cappello ed opterei per 1 cappello: buoni crescentine e gnocco fritto ma troppo deludenti i borlenghi! ed alla omonima sagra non si può cadere proprio sul fulcro dell'evento!