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Marmellata di patate americane

Scritta il: Difficolta: Principiante Tempo: 1 h circa di preparazione + 4 ore circa di cottura

Ingredienti

1 kg di patate americane
350 g di zucchero semolato
1 stecca di vaniglia
50 g di cacao amaro in polvere
2 bicchieri d'acqua
sale grosso q.b.

Procedimento

Visto che se ne sentiva la mancanza, vi propongo un’altra ricetta che mi ricorda i bei tempi dell’infanzia.

Ricordo che in quegli anni andavano di moda le patate americane… non chiedetemi il perché ma così era, o quantomeno così era nel paese in cui vivo.

Le ricordo cotte al forno (p.s.: a fine cottura emanano un profumo SUBLIME) e semplicemente pelate quindi mangiate a grugno come una banana… più recentemente le ho testate sempre al forno quindi servite caldissime con lo stracchino (che deve essere bello corposo, salato e saporito) che si squaglia sopra… ottimo il contrasto!

Ad oggi sinceramente non le vedo così gettonate… se stamattina intervistate 10 bambini temo che nessuno sappia cosa sono le patate americane, segno dei tempi che cambiano.

Un modo d’impiegare le patate americane credo originale (non l’ho vista molte volte... almeno nella ns. zona) sia farne una marmellata, la preparava spesso la mia bisnonna Fernanda chiamata affettuosamente dai famigliari “Schicina” per il caratteristico nès schécc (naso schiccio, schiacciato); quel simpatico nasone ha fatto proseliti, quasi tutta la famiglia lo possiede orgogliosamente (anche perché funziona parecchio bene, meglio di un Lagotto Romagnolo).

Dopo una piccola digressione di antropologia fisica, passiamo al come si fa.

Lavate bene le patate (la buccia è piuttosto ostica a rilasciare lo sporco, a differenza delle patate comuni), fate bollire una pentola d’acqua con un pizzichino “ino” di sale, gettate le patate e fatele cuocere (allo stesso modo di quelle comuni), controllate se sono cotte con la punta di una forchetta.

Una volta cotte, pelatele immediatamente (devono essere bollenti, attenzione AI DITI) quindi sempre immediatamente passatele allo schiacciapatate. Una volta belle passate aggiungete lo zucchero, il cacao e la vaniglia, mescolate amalgamando bene (il tutto deve diventare omogeneo), aggiungete quindi i 2 bicchieri d’acqua.

Rimettete tutto sul fuoco (lento lento come un bradipo), mescolate con il cucchiaio di legno (di legno, mi raccomando!) con cura, tenete mescolato e mosso il tutto (il rischio che si strini è sempre presente), nel momento in cui con poco sforzo del cucchiaio vedete il fondo del tegame senza che nulla più si attacchi (quindi il composto è giustamente fluido) la marmellata è fatta.

A parte preparate il barattolo di vetro, ben lavato e passato nell’alcool puro (non cedete alla tentazione di berlo se no combinate disastri) quindi ponetevi al marmellata ancora calda. Lasciatelo riposare per almeno 2 mesi dopodiché… fiesta!

Il gusto della marmellata di patate americane ricorda molto quella di castagne… per me è ottima stesa su fette di panino al latte, meglio se caldo, senza null’altro.

Essendo un crostatofago all’ultimo stadio purtroppo non sono mai riuscito ad abbinare un qualsivoglia vino alla marmellata, secondo me vino e marmellata si odiano… quindi si va ad acqua (del sindaco).

Se proprio proprio non riuscite a fare a meno di un alcolico, oppure volete fare i finti connaiseurs con gli amici, visto il sentore vagamente di castagne della marmellata provate a richiamare la nota con una birra di castagne (ne ricordo una buona di Marradi).
Ehm… questo abbinamento però non l’ho mai provato…. è solo una riflessione a voce alta… magari il risultato è pessimo!!!