Quello che vado a proporvi è un piatto della mia infanzia, della mia memoria (strano…), la mia cara nonna Wilma me lo preparava spesso quando mi recavo da lei…. Ricordo quell’immensa padella di rame con le patate che crepitavano, i due cuscini sotto al sedere perché non arrivavo al tavolo di formica, l’orologio a pendolo alle mie spalle che scandiva i colpi di ganascia… e la nonna mi osservava sorniona, compiaciuta, con il gentil sorriso delle persone buone d’animo, le mani appoggiate una sull’altra quasi a pregare silenziosamente i migliori auspici per il suo nipotino…

Anche mia mamma (buon sangue non mente) me lo preparava spesso, più in età adolescenziale.

Passiamo ora alla preparazione.

Mettete sul fuoco la pentola con l’acqua per la cottura del riso.

Pelate le patate, tagliatele a cubetti di circa 1 x 1 x 1 cm e mettetele a bagno in acqua fredda (senza paperella, si divertono già da sole!) al fine di non annerirsi, in una padella mettete a riscaldare il burro per la frittura.

Quando l’acqua è di cottura è in ebollizione salate e ponetevi il riso; scolate quindi i cubetti di patata, salateli ed iniziate la frittura che terminerà all’ottenimento dei cubetti belli dorati e croccanti (in questo caso meglio un minuto di più che uno di meno, la resa all’assaggio sarà migliore).

Terminata la frittura quindi la cottura del riso scolate quest’ultimo e ponetelo nella padella assieme ai cubetti di patata. Mantecate aggiungendo dei fiocchi di burro (dettaglio importante al fine del gusto finale) e poco parmigiano.

Impiattare, pepare leggerissimamente (giusto un soffiettino) e cospargere con abbondante Parmigiano, senza parsimonia.

Consiglio: utilizzate Parmigiano di buona qualità e stagionatura, in questa preparazione lo apprezzerete particolarmente.

E’ un piatto semplicissimo ma molto gustoso, assolutamente ipodietetico, i bambini ne vanno pazzi ma anche gli adulti (golosi) non disdegneranno!